Francesca Sabatinelli - Città del Vaticano
Governi europei complici della Libia nelle violenze contro rifugiati e
migranti detenuti nel paese
La denuncia è di Amnesty International che in un rapporto, “Libia:
un oscuro intreccio di collusione” descrive come “i governi europei, per impedire
le partenze dal Paese, stiano attivamente sostenendo un sofisticato sistema di violenza
e sfruttamento dei rifugiati e dei migranti da parte della Guardia costiera libica,
delle autorità addette ai detenuti e dei trafficanti”. A partire dalla fine del 2016,
scrive Amnesty, gli Stati membri dell’Ue, soprattutto l’Italia, "hanno attuato una
serie di misure destinate a sigillare la rotta migratoria attraverso la Libia e da
qui nel Mediterraneo centrale, con scarsa attenzione alle conseguenze per le persone
intrappolate all’interno dei confini della Libia, dove regna l’anarchia”.
Tra le richieste che Amnesty invia all’Italia - spiega Elisa De Pieri, ricercatrice di Amnesty International per l'Europa e l'Asia centrale – c’è che ripensi la propria cooperazione con la Libia in maniera urgente e che usi la sua influenza nei confronti delle autorità libiche per chiedere che i migranti e i rifugiati attualmente in detenzione siano liberati.
Ascolta e scarica il podcast con l'intervista integrale a Elisa De Pieri
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