di Amedeo Lomonaco
Discriminazione sociale, bullismo e disoccupazione giovanile. Sono stati questi i temi al centro del progetto Scholas cittadinanza, che si è concluso ieri a Napoli. Si tratta di un programma, per la formazione degli studenti delle scuole superiori, che mira a promuovere la partecipazione e l'impegno dei ragazzi. L’iniziativa è curata dalla fondazione Scholas Occurrentes, organizzazione internazionale di diritto pontificio eretta e creata da Papa Francesco nel 2013. Il progetto è sviluppato in varie città italiane, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Discriminazione, bullismo e cyberbullismo
Durante il programma, i ragazzi hanno evidenziato in particolare che, tra le cause
principali della discriminazione, ci sono l’aspetto fisico, l’identità sessuale e
la nazionalità. Per gli studenti, inoltre, il bullismo si basa su tre presupposti:
intenzionalità, persistenza nel tempo, asimmetria nella relazione. Per quanto riguarda
l’altro preoccupante fenomeno del cyberbullismo, si è sottolineato che è soprattutto
l’anonimato ad alimentare la violenza verbale.
Disoccupazione giovanile
Riflettendo sulla disoccupazione giovanile, piaga che colpisce in particolare la Campania,
gli studenti hanno ricordato alcune delle cause di questo fenomeno: la dispersione
scolastica e gli interessi criminali che influenzano drammaticamente il contesto sociale
ed economico.
La rete di Scholas
La Fondazione Scholas Occurrentes è presente in 190 Paesi con una rete che comprende
oltre 446 mila scuole e strutture educative di tutte le confessioni religiose, sia
pubbliche sia private. Il suo obiettivo è quello di promuovere la cultura dell’incontro
per la pace attraverso l'educazione. Questo movimento studentesco mondiale ha preso
il via in Argentina, quando Jorge Mario Bergoglio era arcivescovo della Città di Buenos
Aires.
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