2017-11-22 11:43:00

Bambino Gesù: primi 6 trapianti pediatrici di microbiota intestinale


Sei trapianti di microbiota intestinale su pazienti pediatrici. È la prima volta che vengono realizzati in Italia, grazie al protocollo clinico messo a punto dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. L'annuncio è stato dato questa mattina nel corso del primo convegno nazionale in campo pediatrico dedicato al microbiota e alle sue applicazioni sul fronte diagnostico e clinico, promosso dal Bambino Gesù nella sede di Roma - San Paolo.

Il trapianto è stato usato come terapia sperimentale in pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn), malattia del trapianto contro l’ospite (Gvhd) – nella sua forma acuta e con interessamento dell’intestino – e in un paziente affetto da sindrome da attivazione macrofagica di origine genetica, una rara patologia del sistema immunitario, derivante da un disordine delle funzioni immunoregolatorie.

«Si tratta di un grande passo avanti sul piano della ricerca traslazionale e dell’applicazione clinica in campo pediatrico, ma allo stesso tempo bisogna essere prudenti e attendere ancora per valutare compiutamente l’efficacia di questi trapianti nella fase di follow up di ogni specifica patologia». Lo spiega la dott.ssa Lorenza Putignani, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Parassitologia e dell’Unità di Ricerca sul Microbioma Umano del Bambino Gesù. «La cosa importante – aggiunge – è aver codificato un protocollo per definire il percorso assistenziale e valutare con rigore gli aspetti etici oltre che clinici e laboratoristici».

L'insieme dei microorganismi che costituiscono il microbiota intestinale, un tempo denominato flora intestinale, svolge un ruolo fondamentale nella salute umana. È formato da trilioni di batteri e svolge la funzione di "centrale biochimica" dell'intestino, dove trasforma il cibo ingerito, produce energia, regola l'immunità della mucosa intestinale e l'equilibrio delle popolazioni microbiche che fungono da barriera contro gli agenti patogeni. Quando l'equilibrio da loro garantito viene perturbato, si innesca un processo di alterazione del microbiota che gioca un ruolo centrale nell'insorgenza e progressione di molte malattie, compresa l'obesità, gli stati allergici, le malattie infiammatorie intestinali e le alterazioni metaboliche.

Da quando è stato messo appunto e attivato l’apposito protocollo, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sono stati effettuati sei trapianti di microbiota fecale. Il trapianto è stato sperimentato come terapia batterica per alcune patologie: due casi di malattia infiammatoria intestinale con recidiva (di cui uno ripetuto di volte), due casi di malattia del trapianto contro l’ospite (Gvhd) nella sua forma acuta e con interessamento intestinale in seguito a trapianto di midollo, un caso con sindrome da attivazione macrofagica di origine genetica, una rara patologia del sistema immunitario, derivante da un disordine delle funzioni immunoregolatorie.

Per effettuare un trapianto fecale di microbiota la prima cosa da fare è trovate il donatore ideale. La donazione deve essere eseguita entro 4 settimane dallo screening ad esito positivo, previa valutazione dei clinici che hanno in carico il paziente, degli immunoinfettivologi, degli operatori laboratoristici e dopo valutazione, caso per caso, del Comitato Etico.








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