2017-11-14 13:29:00

Moto for peace 2018: la Polizia per i missionari d'Africa


di Gabriella Ceraso

Dal sogno di un gruppo di poliziotti italiani di girare il mondo dando un contributo tangibile di solidarietà a chi ne ha più bisogno, è nata nel 2001 la Onlus Motoforpeace. Da allora, più di 200mila km sono stati percorsi e quattro continenti sono stati attraversati con successo, superando difficoltà di ogni genere perchè ospedali, scuole, istituti, luoghi di culto, piccoli centri abitati, campi profughi avessero il necessario per una attività e una vita dignitosa.

Da Roma a Capo Nord, alla Cina, all'Honduras, alla Turchia, alla Siria, al Nepal: negli anni, ai poliziotti italiani si sono uniti, in sella alle moto, i Carabinieri e poi i poliziotti di tutta Europa; e ora il team che si prepara a partire per il sud Africa è internazionale. "Siamo agenti di diverse provenienze, culture e religioni", ci racconta Bernardo Lepore, sovrintendente capo della Polizia di Stato e ideatore del progetto.”C’è un colonnello libico e anche un generale della polizia turca: nulla mai ci ha diviso, anzi: le nostre diversità sono sempre per noi una ricchezza”.

Ascolta l'intervista integrale a Bernardo Lepore:

Tra quattro mesi si parte di nuovo: su indicazione del Dicastero per lo Sviluppo Umano ed Integrale si torna in Africa, in zone remote e villaggi rurali nel Sud del continente, nelle province di Malanje, Ondjiva, Windhoek, Francistown, Edenvale, Hwange, Gweru e Harare. L'itinerario previsto porterà i poliziotti da Città del Capo attraverso la Namibia sino a Luanda in Angola, per poi proseguire verso Est in Zambia e Zimbabwe fino ad Harare e tornare in Sud Africa attraverso Botswana e Lesotho. In questi Paesi, l’impegno dei missionari cattolici si confronta con realtà afflitte da povertà, scarsità di risorse e instabilità sociale: a loro è rivolta la missione "gli anonimi della fede”.

Ci sono tanti sacerdoti, missionari, suore e tanti volontari”, testimonia il cardinale Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia, intervenendo alla presentazione del progetto 2018, “che operano silenziosamente e che donano la loro vita per gli ultimi. Loro non fanno nulla per mettersi in evidenza, ma il mondo civile, quello occidentale, dovrebbe fare più attenzione al loro lavoro”. Questa missione Motoforpeace, osserva ancora  il porporato, rilancia la carità: “Non si tratta solo di fare memoria di Cristo, ma occorre viverlo nell’evangelizzazione e far sentire, attraverso di noi, attraverso le nostre azioni, l’amore del Padre per ciascuno”.

Ascolta l'intervista al cardinale Ennio Antonelli:

 








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