2017-10-03 12:21:00

Vescovi europei: non temere antica Europa di essere te stessa


La Chiesa ama l’Europa e crede nel suo futuro. L’Europa non è solo una terra, ma è un compito spirituale”. Si apre cosi il messaggio finale che i vescovi europei rivolgono da Minsk all’Europa al termine della riunione plenaria nel corso della quale si sono confrontati dal 27 settembre al 1 ottobre sul tema dell’Europa.

“Con affetto, facciamo nostro l’auspicio del Santo Padre Francesco per uno slancio nuovo e coraggioso per questo amato Continente”, scrivono i vescovi. “A questo slancio noi non possiamo mancare, consapevoli di essere messaggeri di una lieta notizia. Il messaggio di cui siamo debitori al mondo è alto e forte, ma con strumenti poveri: il Vangelo di Gesù è la perenne sorgente della storia europea, della sua civiltà umanistica, della democrazia, dei diritti e doveri umani. Così come ne è la più sicura garanzia!”. “Nonostante le spinte che tendono a isolare – si legge nel messaggio – crediamo a quella unità di ideali spirituali ed etici che da sempre è l’anima e il destino dell’Europa. Così come crediamo ad un continuo cammino di riconciliazione che è parte non solo della storia, ma della vita, e che porta al rispetto e alla valorizzazione delle diverse tradizioni e religioni oltre ogni estremismo”.

I vescovi invitano l’Europa ad aprirsi “alla religione, alla trascendenza, alla relazione solidale, alla comunionee al Vangelo che “hanno rivelato la dignità unica della persona; hanno ispirato il cammino non sempre facile dell’Europa che ha visto anche dei limiti ed errori”. È questa anima ad aver illuminato anche “lo stesso fenomeno dell’immigrazione”, nel “segno dell’accoglienza, della integrazione e della legalità, nonostante difficoltà e timori, consci dello sforzo di una necessaria responsabilità comune”.

“La Chiesa - continuano i vescovi crede fermamente nei giovani, ne ha stima e fiducia, come una madre verso i suoi figli”.  La realtà giovanile – tema del prossimo Sinodo della Chiesa – è stato l’altro tema della assemblea plenaria del Ccee. Durante i lavori, sono emerse alcune preoccupazioni, come “la cultura liquida che tutti respiriamo, l’esasperazione individualista diffusa che genera incertezza e solitudine, e alcuni conflitti e ingiustizia che ancora oggi feriscono il grande bene della pace”. “Sono motivi – scrivono i vescovi – che confermano il nostro impegno di stare accanto e camminare con loro; di far sentire che il Vangelo è l’annuncio del grande “sì” alla vita, all’amore, alla libertà, alla gioia: è dire “sì” a Cristo”.

“Vorremmo – concludono i vescovi – che la parola di Gesù raggiungesse il cuore dell’Europa: ‘Non temere, io sono con te’. Non temere antica Europa di essere te stessa, riprendi la via dei Padri che ti hanno sognata come casa di Popoli e Nazioni, madre feconda di figli e di civiltà, terra di umanesimo aperto e integrale. Sì, non temere, abbi fiducia! La Chiesa, esperta in umanità, ti è amica: con lo sguardo fisso a Cristo, e con in mano il Vangelo, con te cammina verso un futuro di conciliazione, di giustizia e di pace”.

Sul Messaggio dei vescovi europei riuniti a Minsk, Federico Piana ha intervistato il Segretario generale della Ccee, il padre Duarte Da Cunha

Ascolta e scarica il podcast dell'intervista al padre Da Cunha








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