2017-09-29 15:49:00

Nel segno della carità la visita in Romania del card. Sandri


E' iniziata nel segno della carità la visita in Romania del card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Giunto a Iasi, il porporato si è recato presso il locale Seminario, che accoglie studenti provenienti anche da altre diocesi del Paese. Il cardinale ha rivolto un breve saluto di incoraggiamento ai seminaristi, in questi giorni riuniti per gli esercizi spirituali di inizio anno. Il porporato, che quest'anno festeggia il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, ha parlato della sua esperienza, sempre indicando tre pilastri che sostengono il cammino: l'amore a Gesù Eucarestia, l'affidamento alla Madre, la fedeltà al Papa. "Nessuna tempesta della vita, interiore ed esteriore, potrò scuoterci se rimaniamo attaccati a questi tre fondamenti del nostro essere!".

La seconda tappa è stata la Chiesa Parrocchiale di Sabaoani, dove ad accoglierlo c'erano sacerdoti, le autorità civili della Regione e una grande assemblea di fedeli. Il cardinale ha ricordato la storia travagliata della fede in Romania, con tanti testimoni di Cristo durante la dittatura.  "Dopo guerre e persecuzioni siete rinati a indipendenza e libertà. Il regime oltraggiava la dignità umana e la libertà religiosa, ma la vita di fede delle comunità oggi in occidente vive la sfida di riprendere la vita cristiana in un mondo che sembra aver dimenticato Dio. Con le vostre famiglie, sul lavoro, nella pena e nei dolori non camminate verso la dimenticanza di Dio, ma al contrario ricordate il passato, vivete con gioia l'eterna giovinezza della vita nella fede cristiana. Grazie per vostra testimonianza. È questa la bussola che guida i vostri passi. Il segno di una vita di fede piena è la capacità di vivere relazioni buone, nella carità e nella solidarietà tra le generazioni. Ne è un esempio l'inaugurazione della Casa per anziani e malati che necessitano di cure palliative che stiamo per benedire qui, vicino alla chiesa parrocchiale. Rimanete attaccati alla Madre del Cielo, la Vergine del Rosario, cui è dedicata questa vostra bella chiesa. Ella ci ricorda che non sarà l'avere a darci la felicità; il Rosario è l'arma che ci indica la strada, perchè ci fa contemplare con la fede dei semplici la vita stessa di Gesù, per vivere conformi a Lui". 

Dopo il canto mariano, e la Benedizione impartita a nome del Santo Padre, è stata invocata la benedizione sull'edificio che dovrà ospitare gli studi medici e la direzione dell'erigenda Casa di accoglienza per anziani e hospice per malati terminali. Il cardinale si è poi spostato a Roman, dove ha visitato la comunità religiosa delle Suore Povere Bonaerensi di San Giuseppe. Ha incontrato le religiose presenti - di origine romena, argentina ed italiana - impegnate nell'assistenza ai poveri, nelle missioni e nella catechesi in particolare per i bambini e i giovani, e nell'attività di pastorale vocazionale.

Al termine della mattinata, il card. Sandri è giunto a Tarata, dove ha fatto l'ingresso nella nuova Chiesa e centro parrocchiale (sempre appartenente alla Diocesi di Iasi). Ha rivolto una parola di ringraziamento al vescovo, mons. Gherghel, all'ausiliare mons. Perca e al parroco della comunità. Nel pomeriggio, il trasferimento nella frazione agricola di Cucuiesti, dove è stata riedificata la chiesa che serve la comunità locale. La chiesa è stata consacrata durante la solenne celebrazione eucaristica, cui hanno presenziato anche le autorità locali e il parroco ortodosso della zona.








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