2017-09-22 14:37:00

Tutelare i diritti dei siriani: così mons. Gallagher all’Onu


“Profondo apprezzamento di Papa Francesco per l’impegno della comunità internazionale nel risolvere la crisi in Siria e per aiutare in ogni modo le vittime di una guerra senza senso”: così mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, durante la 72.ma sessione dell’Assemblea generale dell’Onu, nell’incontro ad alto livello organizzato dalla delegazione dell’Unione europea alle Nazioni Unite sulla crisi siriana. “La Santa Sede invita a rispettare pienamente il diritto umanitario internazionale, in particolare per quanto riguarda la protezione delle popolazioni civili e delle infrastrutture”. “La Chiesa cattolica – si legge nel testo dell’intervento, pronunciato ieri ma diffuso oggi – attraverso le varie strutture caritative della Chiesa cattolica ha risposto alla crisi umanitaria in Siria e nella regione fin dall’inizio”, con 200milioni di dollari in aiuti umanitari di cui hanno beneficiato quasi 5milioni di persone in Siria e nella regione circostante. “Nella distribuzione degli aiuti – ha ricordato mons. Gallagher - non è stata fatta alcuna distinzione riguardo all’identità religiosa o etnica di coloro che richiedevano l’assistenza, ed è stata data priorità ai più vulnerabili e bisognosi”. Poiché l’emergenza umanitaria non è finita, la Santa Sede “continua ad unire la sua voce agli appelli per incrementare la raccolta fondi destinati ai rifugiati, in particolare in Giordania, Libano, Iraq, Turchia ed Egitto”. “I diritti di tutti i siriani devono essere protetti”, ha affermato l’arcivescovo assicurando che l’anno prossimo la Chiesa cattolica proseguirà nel suo impegno. “Il ruolo della legge, incluso il rispetto per la libertà religiosa e l’uguaglianza di fronte alla legge basato sul principio di cittadinanza senza distinzioni di razza, origine etnica o religione – ha proseguito – è fondamentale per il raggiungimento e il mantenimento della pace e la fruttuosa coesistenza tra gli individui in Siria ed oltre”. “Una soluzione politica credibile, reciprocamente concordata, intra-siriana al conflitto, con il costruttivo supporto della comunità internazionale, è fondamentale per una pace duratura in Siria e per una armoniosa coesistenza tra le sue comunità etniche e religiose”. (B.C.)








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