2017-09-16 15:39:00

Civiltà Cattolica: Documento Sinodo, una “mappa” per la Chiesa e i giovani


di Alessandro Gisotti

Il Documento preparatorio per il Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani si rivela “frutto di un discernimento maturo e non lo sviluppo di un modello ideale astratto”. E’ quanto scrive su Civiltà Cattolica, padre Diego Fares che definisce il documento “una mappa per il cammino sinodale”. Il gesuita argentino osserva che il testo presenta un’informazione “non di tipo astratto, bensì impegnata e testimoniale”. Altrettanto significativo è il fatto che la Chiesa entri “in dialogo con i giovani non soltanto come maestra, ma anche come discepola, come Chiesa che attraverso i giovani potrà percepire la voce del Signore”. La rivisita dei gesuiti evidenzia che con questo Sinodo, per volere di Papa Francesco, “la Chiesa si mette nell’atteggiamento di chi si pone la domanda su come accompagnare bene i giovani” e li incoraggia ed essere “a loro volta protagonisti della propria vocazione e del loro destino”.

Una parte importante dell’articolo che apre l’ultimo numero di Civiltà Cattolica è dedicata al Papa e i giovani. “Con i suoi quattro volte venti anni, Francesco comunica molto bene con hi di anni ne ha solo venti”. Francesco, riprende padre Fares, è apprezzato dalla gioventù perché “non recita un copione”, “si espone al dialogo e alle domande scomode”. Questo atteggiamento, si legge ancora, si ritrova nel Documento del Sinodo che riconosce “la pluralità dei mondi giovanili” e guarda ai giovani “laddove vivono”, cogliendone “la dimensione esistenziale”. Questo, evidenzia il quindicinale diretto da padre Antonio Spadaro, è molto importante perché il rischio altrimenti è che “mentre si discutono questioni astratte, si perdono generazioni intere”. Significativamente, “di fronte alla provvisorietà delle decisioni che caratterizza il mondo – scrive padre Diego Fares – l’indicazione del Papa è: Rischia!”. Il Papa chiede ai giovani di essere esigenti e audaci, “giocarsi tutto per un ideale”.

Fede, discernimento e vocazione, prosegue Civiltà Cattolica, sono i capisaldi del Documento che punta alla “gioiosa consapevolezza della nostra fede e vocazione”. Tutto il testo, osserva ancora il gesuita argentino, “parte dalla domanda che la Chiesa rivolge a se stessa: come accompagnare i giovani affinché riconoscano la chiamata e come chiedere loro aiuto per identificare le modalità più efficaci per evangelizzare”. Il criterio, prosegue, è “che se si vuole dialogare con i giovani e accompagnarli veramente, è essenziale la scelta di un tema di primaria importanza, in cui essi si giochino la loro vita”. In conclusione, scrive padre Diego Fares, il Documento preparatorio per il Sinodo mostra una Chiesa “compagna di cammino dei giovani” consapevole che per accompagnare bisogna “trovare linguaggi della pastorale” che possano essere pienamente compresi dai giovani.








All the contents on this site are copyrighted ©.