Il nuovo Schülerkreis riflette sulla persecuzione dei cristiani

di Bernd Hagenkord

“Persecuzione dei cristiani e martirio” è il tema al centro delle riflessioni dello Schülerkreis, il circolo degli ex allievi del professor Ratzinger che si riunisce ogni anno al termine dell’estate. Gli incontri si svolgono a Roma dal primo al 3 settembre. Due i  relatori: mons. Helmut Moll, sacerdote tedesco che ha compilato il martirologio del XX secolo, e il vescovo di Linz Manfred Scheuer.

Lo Schülerkreis è diventato oggi un’associazione a tutti gli effetti, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la teologia di Joseph Ratzinger. Christoph Oli, docente di diritto canonico a Treviri, è il primo presidente della nuova associazione. Era stato lo stesso Benedetto XVI stesso a proporre questo passo per dare al circolo dei suoi ex allievi una prospettiva futura.

Michaela Hastetter, teologa pastorale a Trunau e all’Università di Friburgo, sottolinea che il nuovo Schülerkreis non vincola teologicamente i membri ad un unico pensatore: “C’è sicuramente un’impostazione - afferma - ma questa non rappresenta un limite, perché la teologia di Joseph Ratzinger è così ampia da superare qualsiasi chiusura sistematica: non ha mai voluto chiudere un sistema, mai ha voluto una teologia chiusa ma solo dare impulsi e stimoli. Devo dire che ho trovato, nelle sue opere, una risposta a ogni domanda che mi ero posta. La sua teologia mi ha portato al largo”. Così - spiega - ciascun partecipante al Schülerkreis mantiene una grande libertà.

Non ci si limita, infatti, a ripetere quello che Joseph Ratzinger aveva già pensato, osserva Rainer Hangelar, che nel 2013 ha conseguito un dottorato su un tema di Ratzinger: “Il Santo Padre ci ispira a interrogarci su cose che non sono evidenti, che non sono chiare al primo sguardo. Nella nostra cerchia abbiamo la possibilità di ragionarne in maniera molto fruttuosa. E c’è la disponibilità a farlo”.

Il nuovo Schülerkreis conta oggi circa 35 membri, ma si proietta nel futuro, non è chiuso, è aperto a nuovi partecipanti. “Ciascuno di noi - dice il presidente Christoph Oli - guarda in modo attivo al proprio lavoro, indipendentemente dalla propria posizione, alla ricerca di possibili nuovi candidati”.