Ad un anno dal terremoto di Amatrice, la terra è tornata a a tremare ieri sera, questa volta a Ischia. Due donne colpite da calcinacci sono morte e una quarantina sarebbero i feriti secondo l'ultimo bilancio. Almeno sei le palazzine crollate a Casamicciola sulla costa nord, per un terremoto di magnitudo 4, corretto al rialzo a qualche ora di distanza dal sisma. Proprio in questo Comune ancora si cercano persone sotto le macerie. "Sono contento per i tre bimbi salvi anche se non bisogna dimenticare certo le due persone che hanno perso la vita" ha detto il vescovo di Ischia, mons. Pietro Lagnese, che dalle 9 ha seguito con attenzione tutte le operazioni di salvataggio a Casamicciola. Il presule ha lasciato la zona solo quando Ciro e' stato caricato sull'ambulanza. "Le difficolta' ci sono, ci saranno, e' inutile negarlo - ha concluso - ma se saremo tutti insieme riusciremo a superarle".
Un migliaio gli sfollati che si cerca ancora di organizzare
Nel frattempo è tornato in funzione, a Lacco Ameno altra zona tra le più colpite insieme
a Forio, l’ospedale Rizzoli in un primo tempo evacuato. In mattinata sull’isola si
terrà una riunione della protezione civile alla quale parteciperà il capo, Angelo
Borrelli. La scossa, registrata a una profondita' di appena cinque chilometri a largo
dell'isola del Golfo di Napoli ha seminato il panico anche tra i numerosi turisti
che affollano l'isola nei mesi estivi. Più di mille le persone che sono ripartite
subito nella notte, grazie a tre corse appositamente organizzate sotto il coordinamento
del Comando generale delle Capitanerie di Porto.
La visita del vescovo di Ischia mons. Lagnese
"A Casamicciola c'e' proprio una devastazione. Salendo nella zona alta ho visto tante
macerie e auto capovolte. Qui e anche a Ischia c'e' tantissima gente che cerca di
scappare, soprattutto turisti" dice all'agenzia Sir, mons. Lagnese, vescovo di Ischia.
Il vescovo accanto alle famiglie delle vittime
Anche buona parte della chiesa del Purgatorio e' crollata - afferma il vescovo - "Piu'
tardi, passero' a salutare i familiari delle due donne decedute". Una delle vittime,
quella morta sotto le macerie della chiesa del Purgatorio, "non e' un'anziana - precisa
mons. Lagnese - come e' stato detto, ma si tratta di Lina Cutaneo, membro del Consiglio
pastorale diocesano. La donna, tra i cinquanta e i sessant'anni, stava andando a fare
un incontro di preghiera in una famiglia. Dopo aver parcheggiato a fianco alla chiesa,
le e' caduto il muro addosso ed e' morta". L'altra vittima, secondo quanto hanno riferito
al presule, e' una donna che "sarebbe morta a seguito di un infarto per la paura del
terremoto, mentre la portavano in ospedale per ferite".
La solidarietà dei vescovo italiani
"Stamattina presto - ricorda - e' stato bello ricevere la telefonata di mons. Nunzio
Galantino, che mi ha chiamato per assicurarmi la solidarieta' dei vescovi italiani
e la disponibilita' della Conferenza episcopale per venire incontro alle esigenze
delle persone che si trovano in una situazione di forte disagio".
I geologi: costruzioni abusive realizzate senza alcuna verifica sismica
"Non e' normale che un terremoto simile determini crolli di edifici ed evacuazione
di ospedali", ha denunciato Egidio Grasso, presidente dell'Ordine dei geologi della
Campania, "le cause potrebbero essere ricercate negli effetti di amplificazioni sismiche
locali o nelle costruzioni abusive realizzate senza alcuna verifica sismica". Il sismologo
Enzo Boschi non esclude un nuovo evento sismico.
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