2017-08-17 13:16:00

Brexit, niente visto per i viaggiatori Ue


Di Alessandro Guarasci 

 

Non ci sarà l'obbligo di un visto per i viaggiatori Ue che arrivano nel Regno Unito dopo la Brexit. E' la linea proposta dal governo britannico secondo la Bbc. Dovranno invece richiedere un permesso quanti vogliono lavorare, studiare o trasferirsi nel Paese. La posizione di Londra potrebbe suscitare le critiche di chi afferma che in questo modo non si può controllare in modo sicuro l'immigrazione in Gran Bretagna.

Secondo il Times il nuovo sistema di immigrazione per i cittadini Ue prevede un periodo di transizione dopo che il Regno Unito uscirà ufficialmente dall'Ue nel marzo 2019. Inizialmente infatti, quanti vengono in Gran Bretagna per lavorare dovranno semplicemente registrarsi presso l'Home Office senza incorrere in forme di restrizioni.

Per l'ex leader dell'Ukip, Nigel Farage, ancora una volta ci si "inchina" al volere di Bruxelles. Non la pensa cosi' invece il deputato conservatore,
fortemente euroscettico, Andrew Bridgen, secondo cui non avrebbe senso imporre un visto ai viaggiatori europei. 

Secondo il giurista esperto di diritto dell'economia Nunzio Bevilacqua, "è un evento prevedibile considerando il comportamento da sempre tenuto dalla Gran Bretagna, sia prima dell’uscita dall’Unione sia nei momenti immediatamente successivi. Questo perché il loro atteggiamento è stato sempre quello di avere i massimi benefici, sia fuori sia quando erano all’interno, conservando però la massima efficienza solamente per il proprio Paese. Non meravigliano d’altronde le loro considerazioni fatte per quanto riguarda turisti e residenti, in quanto manifestano la loro volontà, non tanto di difendere come avevano inizialmente detto nel referendum, la Gran Bretagna dai flussi migratori, ma di puntare sulla questione lavoro, quindi solo per difendere gli interessi economici nazionali della Gran Bretagna".

Bevilacqua aggiunge che dal punto di vista economico "non dovrebbe cambiare tanto, se, ovviamente, l’Europa non cederà ai tentativi della Gran Bretagna soprattutto di far rimanere sostanzialmente, anche dal punto di vista delle merci, le cose invariate come ante-Brexit".

Ascolta e scarica il podcast dell'intervista a Nunzio Bevilacqua:








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