2017-08-16 17:25:00

L'esperienza delle "Sentinelle" per portare l'annuncio della Gioia


di Emanuela Campanile

Essere missionari di Cristo tra i giovani è rispondere all'invito rivolto da San Giovanni Paolo II ai due milioni di giovani radunati a Roma per la Gmg in quell'anno di inizio del XXI secolo.

Dall'appello del futuro Santo, l'impegno di don Gianni Castorani, sacerdote della diocesi di Firenze, si è tradotto nella creazione della "Scuola di Evangelizzazione Sentinelle del Mattino di Pasqua": nove mesi consecutivi e comunitari in cui imparare e formarsi come missionari, ma non in quanto consacrati. Il "corso - spiega don Gianni - potrebbe definirsi una specie di anno sabbatico aperto a tutti e a tutte le vocazioni. Una scuola di evangelizzazione - conclude - fondata sul Battesimo".

Interessante anche capire perché a quella storica definizione del Papa - "Sentinelle del Mattino" - don Gianni abbia aggiunto di Pasqua. Il riferimento è a Maria Maddalena che "la mattina di Pasqua va al Sepolcro, incontra Gesù Risorto e da quel momento inizia la missione; da lei, lei - prosegue don Gianni - la prima apostola degli apostoli".

Dunque, le Sentinelle del Mattino di Pasqua, incontrano tutti quei ragazzi che magari non metterebbero mai piede in una parrocchia (tanto meno d'estate) e vanno loro incontro, li raggiungono nelle piazze, in discoteca o persino in spiaggia: a due a due, come Gesù mandò gli Apostoli.

Coraggio, forse anche un po' di sfrontatezza per superare la naturale timidezza o il primo imbarazzo, ma "soprattutto - come dice don Gianni - è l'esperienza dell'Amore di Dio, che spinge a superare tutti gli ostacoli". E il risultato è sorprendente perché - riprende il sacerdote – “c'è bisogno di Dio tra questi giovani che si sentono infinitamente soli".








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