2017-08-12 08:30:00

Commento di don Sanfilippo al Vangelo della XIX Domenica T.O.


Nella 19.ma Domenica del Tempo ordinario la liturgia ci propone il Vangelo (Mt 14, 22-33) in cui Gesù cammina sulle acque verso la barca dei discepoli, agitata dalle onde:

Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

Su questo brano evangelico ascoltiamo la riflessione di don Gianvito Sanfilippo presbitero della diocesi di Roma:

Nella pagina odierna del Vangelo Gesù obbliga i suoi discepoli ad attraversare il lago mentre Egli congeda le folle e si ritira a pregare. A notte avanzata, mentre i discepoli remano a fatica contro il forte vento, Cristo, camminando sulle acque, si avvicina suscitando in loro il terrore, lo ritengono, infatti, un fantasma, ma Egli li rassicura prontamente: “Sono Io!”. Pietro allora, quasi per accertarsene, chiede di poterlo raggiungere, e all’invito del Salvatore il miracolo si ripete anche per lui. L’impeto delle onde, però, fa affiorare il dubbio e il futuro pontefice, cominciando ad affondare, eleva il suo grido d’aiuto e il Signore prontamente lo afferra. Sulla barca lo stupore di tutti si fa adorazione: “Tu sei veramente il Figlio di Dio”. Questa è la pedagogia che Dio impiega per educare anche la nostra fede, così talvolta  ci mette nella tempesta, di notte, improvvisamente: una crisi matrimoniale, un problema col lavoro, un conflitto con un figlio oppure una seria difficoltà di salute, se non una forte tentazione. In questi casi, l’educazione cristiana ricevuta sembra inutile, anzi, un inganno, e il Maestro appare piuttosto come un fantasma minaccioso. Ma alla prima richiesta d’aiuto Egli interviene prontamente e ci fa superare qualunque vortice inquietante. Così, la fede si fa più solida, l’amore più profondo, l’annuncio più gioioso.








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