2017-08-03 12:54:00

Appello dei vescovi maroniti per il rimpatrio dei profughi siriani


Le istituzioni civili libanesi sono tenute a adottare in fretta un “piano globale” per predisporre il rientro nella propria patria dei profughi siriani che hanno trovato rifugio in Libano. Lo hanno chiesto i vescovi maroniti nel comunicato diffuso al termine della loro riunione mensile, svoltasi ieri nella sede patriarcale estiva di Dimane, sotto la presidenza del Patriarca Bechara Butros Raï. Secondo i vescovi maroniti, l'assenza di un disegno globale per gestire l'emergenza migranti sta già provocando danni enormi alla nazione libanese. 

I profughi siriani presenti in Libano e registrati presso gli uffici e le strutture dell’Onu – rende noto l’agenzia Fides - sono più di un milione. Ma si tratta di una cifra parziale, visto che molti profughi non si sono sottoposti a nessuna forma di registrazione presso gli organismi internazionali o presso le istituzioni libanesi. Il Patriarca maronita aveva rivolto un appello analogo al presidente libanese Michel Aoun già domenica 16 luglio, durante l'omelia pronunciata in occasione della festa di San Charbel.

“Pur con tutta la nostra solidarietà nei confronti dei rifugiati” - aveva detto in quella circostanza il Patriarca Rai - i libanesi si augurano che venga riconsiderato il processo per garantire loro un ritorno sicuro nel proprio Paese, mettendo da parte le diverse posizioni politiche che ostacolano le soluzioni desiderate". 








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