2017-07-21 12:07:00

Venezuela. Urosa: conseguenze tragiche se Costituente va avanti


E’ di almeno due morti il bilancio degli scontri seguiti alle manifestazioni di ieri in Venezuela, in occasione dello sciopero generale di 24 ore proclamato dalle opposizioni contro il presidente Nicolas Maduro. Le vittime sono due giovani: un ragazzo di 24 anni ucciso a Los Teques, una città a 40 chilometri dalla capitale Caracas, e un 23enne ucciso a Valencia, nel Nord del Paese. Per oggi la Chiesa venezuelana ha indetto una giornata di preghiera e digiuno di fronte alla crisi che sta devastando il Paese. Domenica scorsa si è tenuto un referendum popolare non autorizzato dal governo contro l’Assemblea costituente voluta da Maduro e che secondo i vescovi servirà ad instaurare un regime socialista, marxista e militare. Sul significato della giornata odierna ascoltiamo il cardinale Jorge Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, intervistato da Alina Tufani:

R. - Siamo convinti che la preghiera sia uno strumento molto forte, molto potente e che dobbiamo pregare il Signore per la soluzione dei nostri problemi. Questo si applica anche alla situazione politica del Venezuela, dove c’è una crisi politica, economica e sociale molto forte. Soltanto il Signore può aiutarci a risolvere questa crisi. Per questo motivo noi vescovi abbiamo invitato il popolo venezuelano, i cattolici e tutti i credenti a pregare il Signore per la pace, per il dialogo, per cercare una soluzione negoziata, per risolvere i gravissimi problemi del nostro Paese.

D. - Come valutare il referendum di domenica scorsa nella quale il popolo venezuelano ha espresso la sua volontà di cambiamento e di rifiuto verso questa Assemblea costituente promossa dal governo?

R. - È una dimostrazione democratica di rifiuto verso uno strumento politico negativo, dove c’è una Costituente che va contro la maggioranza del popolo. Nel caso il processo andasse avanti sarebbe gravissimo, tragico per la nazione venezuelana.

D. - Dopo la giornata di domenica scorsa, molti Paesi hanno dimostrato il loro sostegno al popolo venezuelano che in modo civile e pacifico ha manifestato la propria volontà di cambiare direzione. Crede che questa pressione internazionale possa portare ad una svolta almeno da parte del governo?

R. - Penso che sia un contributo ad una possibile e desiderata svolta da parte del governo. Il governo del presidente Maduro deve capire che questi Paesi hanno una visione chiara del problema, della gravità e delle conseguenze che l’Assemblea costituente porterebbe nel Paese. Speriamo che capisca questo e che sospenda questa convocazione. In un documento recente noi vescovi abbiamo chiesto al presidente di cancellare la convocazione dell’Assemblea costituente.

D. - Avete avuto qualche risposta?

R. – Loro non rispondono, non ascoltano le opinioni degli altri, non sentono nessuna simpatia per opinioni diverse dalle loro. Sono assolutamente totalitari.








All the contents on this site are copyrighted ©.