2017-07-20 12:46:00

Chiese preoccupate per la tensione sulla Spianata delle Moschee


I capi e i rappresentanti di tutte le Chiese e le comunità cristiane presenti a Gerusalemme esprimono “seria preoccupazione” riguardo alla nuova spirale di tensione e violenze registrata intorno alla Haram ash Sharif, la Spianata delle Moschee. Con un documento sottoscritto da rappresentanti di 13 Chiese e ripreso dall’Agenzia Fides, si condanna ogni atto di violenza e si esprime timore “per ogni variazione dello Status Quo”, l'insieme di regole codificate che regolano la gestione dei Luoghi Santi in quell'area e in tutta la Città Vecchia di Gerusalemme e garantiscono libertà di accesso e di culto da parte dei fedeli delle diverse comunità religiose.

“Ogni minaccia alla continuità dello Status Quo - sottolineano i responsabili delle Chiese e delle comunità cristiane gerosolimitane - può portare a conseguenze gravi e imprevedibili, che dovrebbero essere le meno auspicabili nel presente clima di tensione religiosa”. Si manifesta anche apprezzamento per la “permanente custodia della Moschea di al Aqsa e dei Luoghi santi di Gerusalemme e della Terra Santa da parte del Regno hascemita di Giordania, che garantisce a tutti i musulmani il diritto di accedere liberamente di praticare liberamente il proprio culto nella Moschea di al Aqsa, secondo il vigente Status Quo”, riporta sempre l'Agenzia Fides. Un sistema, quello dello Status Quo, che secondo i Capi delle Chiese di Gerusalemme, va “pienamente rispettato, a beneficio della pace e della riconciliazione per l'intera comunità”.

La lista dei firmatari, aperta da Teophilos III, Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, comprende anche l'Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, e padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa.








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