Bangui, un ospedale nella "capitale spirituale del mondo"

Di Emanuela Campanile

A Banguì, capitale del Centrafrica e “capitale spirituale del mondo”, come la definì Papa Francesco nel suo viaggio apostolico del 29 novembre 2015, è stata posta la prima pietra per il nuovo ospedale pediatrico. Il progetto, sostenuto dall’Ospedale Bambino Gesù (Obg), è stato finanziato dallo stesso Pontefice.

“Quando Papa Francesco mi ha parlato del progetto di Bangui - ricorda Mariella Enoc, Presidente dell’Obg - non riguardava soltanto l’ospedale ma anche ridare casa a coloro che non l’avevano più. Questo processo è iniziato un anno fa - prosegue Enoc - e alcuni mesi fa è stato terminato. Nella città di Banguì, nelle due parrocchie, in seminario, dai carmelitani e dai francescani, le persone ora non sono più nelle tende ma tutte nelle case. Questo - conclude la Presidente - è un progetto che è stato finanziato dal Papa stesso”.

Per l’Ospedale pediatrico di Banguì, il Bambino Gesù ha iniziato il suo costante lavoro nella primavera del 2016 dopo che, proprio nella capitale, il Papa aveva inaugurato il Giubileo della Misericordia aprendo la Porta Santa in anticipo rispetto alla data prevista (8 dicembre): “tutti noi - affermò in quell’occasione il Pontefice - chiediamo pace, misericordia, riconciliazione, perdono, amore. Per Bangui, per la Repubblica Centrafricana e per tutti i Paesi che soffrono la guerra chiediamo la pace. E - concluse Francesco -  insieme chiediamo amore e pace".

Parole profetiche che sembrano prendere forma, dopo anni di guerra e scontri tra i numerosi gruppi politico-militari, nell’accordo siglato a Roma il 20 giugno scorso grazie alla mediazione della Comunità di Sant’ Egidio.

Un seme di bene, una speranza innescata in un frammento di mondo tormentato in cui, come conclude la dottoressa Mariella Enoc “i bambini di Banguì" possano essere "curati come i bambini di Roma”.

 

Ascolta e scarica il podcast dell'intervista integrale a Mariella Enoc, Presidente dell' Ospedale Bambino Gesù