2017-07-17 07:55:00

Venezuela: in massa al referendum anti-Maduro. La preghiera del Papa


In Venezuela oltre 7 milioni di persone hanno partecipato al referendum contro l’Assemblea costituente voluta dal presidente Maduro. Attacchi e sabotaggi durante le votazioni: almeno una persona è rimasta uccisa. Nuovo intervento del Papa all’Angelus. Il servizio di Sergio Centofanti:

Papa Francesco: “Un saluto speciale rivolgo alla comunità cattolica venezuelana in Italia, rinnovando la preghiera per il vostro amato Paese”.

Poche parole ma significative, giunte nella storica giornata del referendum popolare contro la Costituente. Un voto non autorizzato dal governo, cui ha partecipato anche la comunità venezuelana in Italia. La Chiesa del Venezuela ha sostenuto l’iniziativa, offrendo anche i propri edifici per i seggi. I vescovi accusano il presidente Maduro di promuovere un’Assemblea costituente per instaurare una dittatura militare marxista.

In mattinata si è recato a votare anche l’arcivescovo di Caracas, il cardinale Urosa Savino, che ai nostri microfoni ha condannato la repressione che dall’aprile scorso ha fatto oltre 100 morti: è “guerra contro un popolo”, ha detto . Oltre il 98% dei sette milioni di votanti hanno detto no al progetto governativo. Per l’opposizione è un chiaro messaggio a Maduro e al mondo.

Denunciati attacchi contro le persone in fila ai seggi da parte di gruppi paramilitari: una donna è stata uccisa, ci sono anche feriti. Per l’opposizione ci sono almeno due vittime. Intanto, la crisi umanitaria si aggrava sempre di più come afferma un rapporto della Caritas italiana intitolato “Inascoltati, un popolo allo stremo chiede i suoi diritti fondamentali”: mancano cibo e medicine e la mortalità infantile e materna ha raggiunti livelli altissimi. 

Sul significato dell’iniziativa popolare contro la riforma costituzionale voluta dal presidente Maduro, Giancarlo La Vella ha intervistato Assunta Maria Di Pino, dell’Associazione Latino-Americana Italia (ALI), presente ieri in Piazza San Pietro all’Angelus del Papa:

R. – Il voto di ieri è stato un voto di protesta, non ha un vero valore giuridico, ma dimostra quanto i venezuelani siano contro i progetti che vuole realizzare il presidente Maduro, in particolare l’Assemblea costituente per la modifica della Costituzione venezuelana. Il popolo venezuelano, con questa ulteriore manifestazione di massa, ha evidenziato il suo scontento nei confronti soprattutto dei fatti che sono successi negli ultimi tempi perché è stata molto limitata la libertà del cittadino.

D. – Lei era presente in Piazza San Pietro quando il Papa ha elevato la sua nuova preghiera per il Venezuela: quanto è importante la vicinanza del Pontefice a tutto il popolo venezuelano che in questo momento sta soffrendo anche per la gravissima crisi economica?

R. – Per il popolo venezuelano è stata un’emozione grandissima, perché ci ha dato un saluto ed una speranza spontanea, pregando per il Venezuela. Il Papa parla al mondo di pace e di amore e soprattutto per noi venezuelani è stato quel momento meraviglioso che ha permesso che il mondo si rendesse conto che il voto di ieri è stato dire: “Basta!”. Il popolo venezuelano vuole democrazia, vuole un cambiamento immediato, vuole votazioni: è questo quello che vuole.








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