2017-07-14 14:45:00

Crisi del Qatar: diplomazia al lavoro


Negoziati in corso per allentare la crisi tra Qatar e Paesi arabi che accusano Doha di appoggiare il terrorismo fondamentalista. Oggi contatti diretti tra Qatar, sottoposto ad un duro embargo commerciale, e Turchia, uno dei Paesi, con l’Iran, che appoggia lo Stato della Penisola araba. Sui potenziali sviluppi della situazione, Giancarlo La Vella ha intervistato Camille Eid, esperto di Medio Oriente del quotidiano Avvenire:

R. – Fin dall’inizio la Turchia ha preso posizione a fianco del Qatar, anche se poi ha presentato una sua mediazione così come aveva fatto il Kuwait, l’Oman e, non ultimo, il Sudan. Quindi secondo me è questo via vai di ministri degli Esteri, di capi della diplomazia ad aver smosso un po’ il terreno, deludendo un po’ le autorità degli Emirati e di quelle saudite. Quindi ci sono delle aperture verso il Qatar che potrebbero portare ad uno sblocco a distanza di 40 giorni dall’inizio di questo assedio.

D. - Ad oggi le famose 13 richieste fatte Doha si riducono ad una: prendere una posizione ufficiale, chiara e palese contro il terrorismo …

R. - Su questo comunque ci sarebbe sempre da ridire, nel senso che questa richiesta deve venire quanto meno da parti che hanno le mani pulite. L’Arabia Saudita non può porsi a difensore di questo punto. Tutti i Paesi del Golfo, compreso chiaramente il Qatar, sono invitati ad un maggiore controllo dell’invio di fondi a organizzazioni che lavorano anche talvolta sotto il profilo umanitario o dei servizi pubblici per monitorare proprio dove vanno questi fondi; se vanno a finanziari azioni terroristiche o gruppi fondamentalisti o ad altri progetti di tipo sociale.

D. - Sembra comunque tramontata la richiesta di chiudere la televisione satellitare qatariota, al Jazeera …

R. - Sembra di sì, anche perché è una richiesta completamente illogica che attenta alla libertà di opinione, ma anche perché poi ha riscosso talmente tante proteste internazionali che non può reggere.

D. - L’isolamento a cui è stato sottoposto il Qatar da parte di Paesi arabi è stato in qualche modo allentato dall’aiuto proveniente dall’Iran e credo dalla stessa Turchia …

R. - Si è allentato e con questo embargo il Qatar, che aveva un rapporto commerciale che arrivava a 200 milioni di dollari all’anno, ora si è quintuplicato arrivando a un miliardo di dollari, comunque la  situazione non è proprio rosea. Il Qatar ha cercato di ovviare alle difficoltà ricorrendo a Paesi terzi, ma questo ha anche moltiplicato le spese di trasporto, comunque non mancano generi alimentari … Però, chiaramente, i prezzi non sono più quelli di prima. Tutto questo ha un costo che si ripercuote sui cittadini e chiaramente anche sugli immigrati che sono nel Paese.








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