Papa Francesco ha donato 50.000 euro in favore delle vittime del terremoto che lo scorso 12 giugno ha colpito il sud dell’isola greca di Lesbo. Ne dà notizia la nunziatura apostolica in Grecia.
Una donazione inattesa
“La donazione inattesa, segno concreto della vicinanza e dell’affetto di Francesco
verso la popolazione provata dal forte sisma di 6,3 gradi Richter, - spiega l’incaricato
d’affari della nunziatura, mons. Massimo Catterin - è avvenuta dopo che l’arcivescovo
di Naxos, Tinos, Andro e Mykonos, mons. Nikólaos Printesis, amministratore apostolico
della diocesi di Chios, aveva chiesto alla nunziatura di informare il Santo Padre
della situazione nell’isola”.
Un gesto dal valore ecumenico. Donazione per villaggio ortodosso di Vrisa
Nello specifico i soldi saranno devoluti al villaggio ortodosso di Vrisa, letteralmente
raso al suolo dopo la prima scossa e visitato a tre giorni dalla tragedia da Ieronymos
II, arcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia. A Vrisa nel terremoto di
tre settimane è morta sotto le macerie una donna di 43 anni. “La donazione del Papa
– commenta mons. Catterin – ha grande valore anche da un punto di vista ecumenico:
a beneficiarne sarà una popolazione a maggioranza ortodossa. A Lesbo infatti i cattolici
sono appena 50”.
Grande riconoscenza al Papa da Lesbo, isola che vive due emergenze
“Martedì della prossima settimana, insieme a mons. Nikolaos – conclude l’incaricato
d’affari della nunziatura apostolica – visiteremo Vrisa e avremo un incontro con le
autorità locali: in quella sede decideremo come impiegare concretamente i soldi donati
dal Santo Padre. Verso il Papa c’è grande riconoscenza e affetto a Lesbo: lui sa che
l’emergenza sisma si aggiunge alla prima emergenza legata ai profughi”.
Ascolta il servizio di Paolo Ondarza
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