2017-06-30 10:58:00

Nuovo libro del card. Ortega su riavvicinamento Usa-Cuba


“La diplomazia è mettere il carisma personale al servizio del bene comune”. Così il card. Jaime Ortega Alamino, arcivescovo emerito dell’Avana, durante la presentazione del suo libro: “Incontro, dialogo e accordo. Papa Francesco, Cuba e gli Stati Uniti”. Il volume è stato presentato da Roberto Méndez, direttore della rivista cattolica “Palabra Nueva”, nell’aula magna del Centro Culturale Felix Varela. Il libro, pubblicato a maggio scorso dalle Edizioni San Paolo di Madrid, riporta la prefazione di mons. Angelo Becciu, sostituto della Segretaria di Stato, e documenti e fotografie che illustrano i momenti più salienti del percorso di ripresa del dialogo diplomatico tra Cuba e Usa, prima dell'annuncio della notizia, il 17 dicembre del 2014. 

Il lavoro silenzioso del cardinale fino al momento storico
Nella presentazione del libro, Mendez ha sottolineato il “lavoro silenzioso” del cardinale Ortega per la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Cuba e gli Stati Uniti. Quindi, la chiarezza e il valore del libro per comprendere la storia presente della nazione caraibica. Infatti, il card Ortega è stato testimone e protagonista della storia di Cuba dalla metà del ventesimo secolo fino ad oggi. Come arcivescovo dell’Avana ha accolto tre Pontefici che, con le loro visite, hanno contribuito alla rinascita della Chiesa cattolica nell’isola. L’ultima visita, quella di Papa Francesco che si è rivelata il preludio di un avvenimento di carattere mondiale: il ravvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti. 

Un omaggio al Papa e al suo invito al dialogo
Nel suo intervento, il porporato cubano ha ribadito che il libro voleva essere anzitutto un “piccolo omaggio a Papa Francesco, al suo costante invito al dialogo e al suo modo di presentare e vivere l'amore per il prossimo”. In questo contesto, il cardinale ha ricordato che il Santo Padre ha più volte usato come esempio l’accordo tra Cuba e gli Usa per parlare dei processi di riconciliazione davanti a presidenti e autorità di diverse nazioni del mondo. “Francesco - ha detto - è l’unica personalità del mondo di oggi che può avere la dimensione etica per intervenire in questo tipo di avvenimenti”. Il porporato ha sottolineato che questo accordo è stato uno dei momenti più importanti della sua vita sacerdotale perché ha potuto costatare che la comprensione e il dialogo sono sempre possibili, anche in questi tempi.

Non bisogna perdere mai la speranza nel dialogo
Il cardinale Ortega ha affermato che nella diplomazia si deve usare il carisma personale in favore del bene. “Il Papa con le sue lettere - ha detto - è stato l’artefice della creazione di un ponte per il dialogo”. Dunque, ha detto il porporato cubano, il libro ha come filo conduttore la certezza che Dio, attraverso persone concrete, ha reso possibile questo storico incontro, l'avvicinamento e il dialogo.  “Il messaggio che vorrei lasciare ai lettori - ha concluso Ortega - è che in questo mondo pieno di sofferenze e guerre non possiamo perdere la speranza nel dialogo, perché come cristiani siamo chiamati a lottare per la pace e l’amore”. (A cura di Alina Tufani)








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