2017-06-29 18:00:00

I Camminamenti del Principe alla scoperta di un'altra Sicilia


Un cammino per conoscere meglio una parte di Sicilia meno turistica, ma ricca di luoghi di grande bellezza spirituale, artistica e paesaggistica. E’ questo l’obiettivo dei Camminamenti del Principe, dedicati alla figura di Francesco Paolo Gravina, Principe di Palagonia e Lercara Friddi. I percorsi sono promossi dell'Assessorato al turismo della Regione Sicilia in collaborazione con tour operator locali. Il servizio di Marina Tomarro:

Partire da Palermo, con il palazzo dei Normanni, la cappella Palatina, la cattedrale e, attraversando una Sicilia rurale con i suoi paesaggi e i paesi come Bagheria e Bronte, giungere a Catania, con l’Etna che domina il paesaggio. Sono solo alcune delle tappe dei Camminamenti del Principe, Francesco Paolo Gravina, di cui è in corso il processo di beatificazione. Ascoltiamo il commento di Luigi Amato, tra i creatori di questo cammino:

R - Intanto, questi percorsi abbracciano una gran parte della Sicilia, sia la parte occidentale che la parte orientale. Infatti, il progetto che noi abbiamo pensato e ideato comporta la corresponsabilità di quattro comuni e sono tutti luoghi che noi intendiamo valorizzare in cui il principe ha lasciato segnali precisi del suo passaggio su questa terra. Direi che prima di incominciare a parlare dei Camminamenti, dovremmo parlare di questa figura di don Francesco Paolo Gravina, principe di Palagonia e di Lercara Friddi. E’ una persona speciale, direi, perché vive nel 1800, viene da una famiglia molto ricca e molto influente in Sicilia e, per una sua personale vicenda di crisi familiare, lui dedica interamente tutta la sua vita all’amore per gli altri, al prossimo, tanto da diventare ‘il principe degli ultimi’ perché tutto il suo patrimonio lo mette a disposizione di coloro che hanno bisogno veramente di essere aiutati. Parlare della sua figura mi sembra importante per capire quale Sicilia noi poi andiamo a scoprire, una Sicilia che ha un’anima particolare, un’anima religiosa, un’anima colta ed è una Sicilia che è un po’ lontana dal turismo di massa, quello che proponiamo noi.

Grande, dunque, è stata l’attenzione del servo di Dio Francesco Paolo Gravina verso i poveri e i bisognosi. Nel 1882 divenne sindaco di Palermo, e trovandosi a fronteggiare l’emergenza del colera apri le porte del Deposito di Mendicità. Fu amministratore del “Reale Albergo dei Poveri “, dove accolse i più emarginati della città, dando loro un luogo dove vivere e lavorare con dignità. Ascoltiamo ancora la testimonianza di Luigi Amato:

R. – E’ un albergo che a Palermo ha avuto una storia importante perché ha dato ospitalità a donne e uomini della povertà, della mendicità della città di Palermo. E’ arrivato ad ospitare 600 persone, questo albergo, ed è un’opera architettonica di grande valenza che sarà sicuramente visitata durante questi percorsi.

D. – Qual è secondo lei il messaggio più attuale che la figura del principe trasmette ai giorni nostri?

R. – E’ un grande messaggio di assistenza e di attenzione verso gli umili, verso i più poveri, verso coloro che hanno tanto bisogno di aiuto, perché lui dall’alto della sua posizione, della sua ricchezza che ha messo a disposizione di tutti, riuscì a dare consolazione e conforto dalla sofferenza.








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