2017-06-24 08:58:00

Commento di don Gianvito Sanfilippo al Vangelo della domenica


Nella XII Domenica del Tempo Ordinario, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù rivolgendosi ai discepoli dice:

«Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima». 

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di Don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:

L’amore a Cristo è amore all’uomo e alla sua dignità. Tale amore spinge talvolta i cristiani a parlare con franchezza contro l’iniquità, senza paura del politicamente corretto. Quando, ad esempio, viene ritardato il giusto compenso ad un bracciante, oppure, una lavoratrice viene penalizzata per il suo stato di gravidanza, siamo di fronte ad ingiustizie gravi da non tacere. Se un bambino è ucciso nel grembo della madre in strutture sanitarie pubbliche con i soldi dei contribuenti, è un omicidio, come ha detto Papa Francesco, non solo un’asettica “Interruzione volontaria della gravidanza”; è permessa da una legge iniqua. Quando un malato in stato vegetativo o terminale viene considerato un “peso inutile”, e si pone fine alla sua vita privandolo di cibo ed idratazione, cure ordinarie a cui avrebbe diritto come disse San Giovanni Paolo II in Evangelium Vitae 65, si uccide una persona, che non può difendersi, con l’eutanasia, ipocritamente detta “buona morte”. Se accade che chi dovrebbe insegnare nella Chiesa la Verità, neghi la storicità della risurrezione di Cristo, o l’esistenza del “principe di questo mondo”, siamo di fronte ad un nemico della salvezza dell’uomo. Chiaramente questa franchezza si paga con ostilità e violenze subite, a volte addirittura con la vita. Ma Gesù ci rassicura: “Non temeteli! Io sono con voi!”.








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