2017-06-22 08:08:00

Iraq: distrutta moschea di Mosul. E' giallo sulle responsabilità


In Iraq c’è rimpallo di responsabilità sulla distruzione della emblematica moschea Al-Nuri di Mosul, dove proseguono le operazioni di liberazione dall’assedio dell’Is. Mentre le truppe irachene hanno accusato i jihadisti sunniti di aver fatto saltare in aria l’edificio, il sedicente Stato Islamico punta il dito contro un raid aereo statunitense. Ma gli Usa negano ogni coinvolgimento. Il servizio di Paola Simonetti: 

L’esercito iracheno sembra non avere dubbi: a far saltare l’edificio sacro Al-Nuri, la celebre moschea nota per il minareto pendente di Mosul, sarebbe stato l’Is: “Le nostre forze stavano avanzando verso i loro obiettivi nella città e quando eravamo a 50 metri dalla moschea - ha dichiarato il generale che coordina l'offensiva sulla città- il sedicente Stato Islamico ha commesso un altro storico crimine facendo saltare l’edificio". Ma i jihadisti smentiscono chiamando in causa invece gli Stati Uniti, accusati di aver distrutto la famosa moschea in un raid aereo. Gli Usa però, negano ogni responsabilità. L’edificio viene considerato un'icona della lotta al jihadismo: è lì, infatti, che dal suo pulpito, il leader dell’Is, Al Baghdadi esordì proclamando il cosiddetto “Califfato”. Il primo ministro iracheno al-Abadi, dal canto suo ha affermato "che la distruzione della moschea di Mosul da parte dell'sedicente Stato Islamico è un' ammissione formale della sconfitta dei jihadisti”. 

 

 

 








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