2017-06-21 14:18:00

Istat, redistribuzione dei redditi. Caritas: effetti ridotti


Aumenta la redistribuzione dei redditi in Italia, ma questo non riguarda ancora i giovani. Lo dice l’Istat nel suo rapporto sul 2016. Sentiamo i particolari da Alessandro Guarasci:

L’Italia rimane un paese con ancora troppe disuguaglianze, soprattutto sul fronte dei redditi, ma la situazione sta migliorando. Per l’Istat, le principali politiche redistributive del periodo 2014-2016, ovvero bonus di 80 euro, aumento della quattordicesima ai pensionati e sostegno di inclusione attiva hanno avuto un effetto concreto. Dunque è cresciuta l’equità della distribuzione dei redditi disponibili nel 2016, seppure questo sia più evidente al Centro sud che al Nord.

L’Istat afferma che l'intervento pubblico sui redditi attraverso tasse e benefici “abbatte drasticamente il rischio di povertà delle famiglie anziane”, mentre al contrario “le coppie giovani” e “quelle adulte con minori risultano più esposte al rischio di povertà”.

L’opinione di Francesco Marsico, responsabile area nazionale della Caritas

R. – Purtroppo, per quanto riguarda le tipologie di persone che si rivolgono agli sportelli Caritas, evidentemente tutto questo ha agito in maniera abbastanza ridotta. Chiaramente, stiamo parlando di persone che hanno redditi da lavoro, quindi condizioni, pur nel loro svantaggio, di relativa tranquillità economica. È chiaro che sul piano macroeconomico penso che tutto questo sia vero. L’Istat ovviamente fa uno studio serio e accurato di questi fenomeni, ma l’effetto sulle condizioni di maggiore fragilità del Paese è evidentemente abbastanza limitato. Questa almeno è la nostra sensazione.

D. – Secondo lei, ci potrà essere una svolta con il nuovo reddito di inclusione oppure sarà solo un “pannicello caldo” che potrà andare ad incidere su situazioni limite?

R. – Il processo del reddito per l’inclusione attiva può essere una soluzione o quantomeno un intervento significativo sul tema ridistributivo. Intendo dire che evidentemente il reddito da inclusione partirà il 1° gennaio 2018 esclusivamente sulle famiglie con figli: quindi una parte dei soggetti che sono in una situazione di povertà economica grave. Ma l’Alleanza contro la Povertà immagina che questo sia un processo che va completato, e su tutte le condizioni di povertà assoluta. Quando, con una spesa pubblica evidentemente maggiore, tutto questo sarà compiuto, l’intervento sarà significativo anche in termini redistributivi sul Paese.

 

 








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