2017-06-09 12:03:00

Istat, aumentano gli occupati, ma preoccupa la vertenza Ilva


Buone notizie sul fronte del lavoro. Nel primo trimestre 2017 aumentano gli occupati, con 52 mila persone al lavoro in più rispetto al trimestre precedente e 326 mila in più  rispetto al 2016. I sindacati sono però preoccupati per le tante vertenze aperte, a cominciare dall’Ilva. Alessandro Guarasci:

L’Istat dice che segnali positivi dal mercato del lavoro ci sono. Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2017 si attesta all'11,6, cala dunque di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, il che significa 49 mila disoccupati in meno. Rispetto al 2016 ci sono 326 mila occupati in più, ma questo riguarda soprattutto la fascia di chi ha più di 50 anni e in misura minore coloro che sono tra i 15 e i 34 anni. Ma come dare più lavoro ai giovani? Marco Bentivogli, segretario generale della Fim, i metalmeccanici della Cisl:

“Serve un sistema duale di formazione e di alternanza scuola-lavoro che consenta un passaggio dalla scuola al lavoro che rafforzi le competenze delle persone”.

Aumentano i lavoratori dipendenti, ma diminuiscono i lavoratori con contratti a termine che vengono stabilizzati in un anno. Nel primo trimestre 2017 solo un lavoratore su 5 è stato portato a un contratto a tempo indeterminato. Riccardo Ghidella, nuovo presidente dell’Ucid, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti:

“L’aiuto del cuneo fiscale sia effettivo e continuativo però abbia una valorizzazione ulteriore per i contesti territoriali in cui è applicato. Intendo dire che noi abbiamo delle filiere, dei distretti di eccellenza che vanno aiutati dove evidentemente c’è più domanda. Rivolgersi a politiche di occupazione deve tenere conto di un Italia che la nostra struttura produttiva sta cambiando”.

Per Bentivogli la stabilità politica è fondamentale per rilanciare il Paese.

“Questo è un Paese troppo litigioso, che si spacca su tutto, che dà un’instabilità politica che fa malissimo al lavoro, fa malissimo all’industria e non aiuta a fare le riforme necessarie di modernizzazione del Paese”.

Sullo sfondo infatti ci sono vertenze importanti, come l’Ilva. I sindacati sperano in un intervento risolutivo del governo dopo che la cordata Arcelor-Mittal ha vinto l’appalto. Ancora Bentivogli:

“Il piano dell’azienda a cui è stata aggiudicata la gara è ancora troppo impegnativo, contiene un numero di esuberi altissimo, attorno ai 5 mila, e per noi sono numeri inaccettabili. Dalla prossima settimana si partirà con il negoziato. Mi auguro che ci saranno i tempi entro settembre per arrivare a un accordo che è considerato causa di sospensiva per poter perfezionare la giudicazione e la cessione, per cui avremo un po’ più di potere tale nel far cambiare il piano Arcelor-Mittal”.

Ghidella, eletto da due giorni alla guida dell’Ucid, mette l’accento sulla responsabilità sociale degli imprenditori:

“Noi abbiamo un situazione di criticità innanzitutto valoriale. Quindi nei comportamenti dobbiamo instillare nell’impresa, nel management, in tutte le attività dell’economia, l’importanza che ha la qualificazione della dignità della persona e in ogni territorio la caratteristica rispetto alle filiere produttive e alle problematiche del lavoro che aiutino questa caratteristica”.








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