2017-06-06 14:05:00

Soro (Privacy): aumentano le immagini pedopornografiche in rete


I dati dei cittadini sono sempre più in rete. E oggi, di fronte alla minaccia del terrorismo, è indispensabile rafforzare la privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro, nella sua relazione davanti al Parlamento, mette l’accento anche sulla pedopornografia e sulle grandi aziende in internet. Alessandro Guarasci:

Sempre più dati in rete e sempre più informazioni condivise. Una grande opportunità per tutti, ma che comporta anche non pochi rischi. Per il Garante Antonello Soro “nel 2016 gli attacchi informatici avrebbero causato alle imprese italiane danni per nove miliardi di euro ma meno del 20 per cento delle aziende farebbe investimenti adeguati per la protezione del proprio patrimonio informativo".

Sul web viaggia di tutto, anche il reclutamento dei terroristi. Soro fa notare che di fronte alle nuove minacce, la privacy è non solo possibile, ma addirittura indispensabile per rendere le attività di contrasto più risolutive, perché meno massive e quindi orientate su più congrui bersagli”. Ma sentiamo Soro:

"La protezione dei dati personale non come un costo ma come un investimento che come singoli, come individui, come imprese, come pubblica amministrazione dovremmo fare per difenderci noi, per difendere le nostre vite, le nostre persone. E non considerare come spesso capita che cedere dei dati non preoccupandoci della loro protezione sia un fatto irrilevante. E’ un fatto che può avere effetti molto seri sulla vita di tutti".

Minacciate anche in qualche modo anche le famiglie. Solo nel 2016 sono state rintracciate due milioni di immagini pedopornografiche sul web, il doppio di un anno prima. Attenzione quando postiamo le foto dei bimbi sul web:

"Non dobbiamo demonizzare né colpevolizzare un genitore che posta l’immagine dei propri figli, ma dobbiamo avere la consapevolezza che nella dimensione del web le insidie sono tante. I dati riferiti alla pedopornografia confermano che il prelievo dei dati viene fatto dai social network e poi riversati nel dark web, quello nel quale ci commettono i crimini peggiori".

Soro poi lancia un ennesimo allarme. I "tanti 'grandi fratelli' che governano la rete": Google, Facebook, Amazon, eccetera possiedono "un patrimonio di conoscenza gigantesco" e dispongano "di tutti i mezzi per indirizzare la propria influenza verso ciascuno di noi”. La presidente della Camera Laura Boldrini:

"Il tempo della responsabilità dovrebbe indurre gli Over-the-top a considerare se stessi non come delle semplici autostrade su cui passano immagini, tweet e post ma appunto come qualcosa di diverso. Non possono dire: noi non sappiamo che cosa circoli sulle nostre autostrade, non sappiamo nulla dei contenuti. Così come credo non sia irrilevante che si assumano responsabilità fiscali, lasciando dunque risorse nei Paesi in cui fanno lauti profitti".

Preoccupa il fenomeno della fake news, le notizie bufala. Lo si combatte con un forte azione delle istituzioni, soprattutto nella scuola, per dare ai ragazzi più competenze digitali.








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