2017-05-20 15:30:00

Panama, vescovi: la famiglia è la base della società


“Una cosa è normare le unioni tra persone dello stesso sesso nell’ambito dei diritti civili e patrimoniali e un’altra cosa, molto diversa, è pretendere di offrire a queste unioni un riconoscimento giuridico come il matrimonio, cosa che implicitamente sovverte l’ordine stabilito dalla natura umana e dal nostro patrimonio giuridico e legislativo”. A scriverlo, in una nota - riporta il Sir - è la Conferenza episcopale panamense (Cep), che prende posizione nel momento in cui nel Paese si è acceso il dibattito sul riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali.

La famiglia è la base della società
“La nostra Costituzione – scrivono i vescovi – stabilisce che la famiglia è la base della società. In virtù di questo, appoggiamo ogni legge che favorisca e protegga la naturalità propria della famiglia, la sua identità, la sua stabilità, il suo benessere e i diritti di tutti i suoi membri. Per questa ragione la Chiesa cattolica, come madre e maestra, è obbligata a far sentire la sua voce di fronte alla possibilità di stabilire, attraverso la legislazione, modelli contrari e che attentano alla famiglia”. Ciò non significa che non debba essere dovere dello Stato “eliminare qualsiasi forma di ingiusta discriminazione”. Ma per una tutela efficace dei diritti delle persone omosessuali “non è necessario né prudente sottomettere l’istituto del matrimonio a modifiche artificiose o a un’ingegneria sociale contraria alla natura e al dinamismo del matrimonio stesso”. Riflettono infine i vescovi: “La famiglia vive già a Panama una crisi profonda, per le cui conseguenze stiamo soffrendo. Non aggiungiamo un altro elemento per destabilizzarla”.








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