“Accettare le verità essenziali del fallimento delle trattative tra Stato e Popolo Mapuche, con l'obbligo di negoziare la pace, senza paura della diversità nazionale e dell’autonomia". E’ questa è la proposta della Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale cilena, rivolta alla Commissione consultiva presidenziale per l'Araucanía. Tale proposta – ricorda l’agenzia Fides - era stata presentata già nell’ottobre 2016 al Tavolo di dialogo per l'Araucania, ma era stata scartata. Ora viene riproposta e resa pubblica in quanto ritenuta ancora attuale alla luce dei nuovi dialoghi per risolvere la vicenda storica del popolo Mapuche.
Autonomia del popolo Mapuche è una questione aperta in Cile
Importanti eventi hanno risvegliato nell'opinione pubblica la “Questione Araucania
e popolo Mapuche”. Tra questi, il censimento della popolazione nell'Araucania e la
Lettera pubblica del Consiglio di tutte le terre Mapuche alla presidente del Cile.
La Lettera del Consiglio di tutte le terre Mapuche sottolinea che "fare un censimento
non significa attuare politiche pubbliche per il popolo Mapuche". La stampa nazionale
ha sottolineato l'importanza del ruolo della Chiesa cattolica per l’incontro fra Autorità
del governo e Rappresentanti Mapuche. Riguardo alla proposta della Chiesa sull'autonomia
del popolo Mapuche, l'ex governatore dell'Araucania, Francisco Huenchumilla, ha affermato
che "la voce della Chiesa è molto potente, perché mette l'accento su un punto molto
delicato per il Paese. Si tratta di una questione controversa, ma non dobbiamo avere
paura di discutere, nessuno vuole buttare via un pezzo di Paese. Noi vogliamo rafforzare
l'unità pur riconoscendo la diversità".
All the contents on this site are copyrighted ©. |