2017-04-24 17:00:00

Affidato agli scout liguri un convento francescano del ’300


Il convento francescano di Cairo Montenotte, in provincia di Savona, è stato affidato dal Comune della cittadina alle cure degli scout dell’Agesci Liguria, associazione regionale che conta circa settemila iscritti suddivisi in 65 gruppi operanti sul territorio. Avrà, così, nuova vita una struttura restaurata grazie alla Legge Melandri che diventerà una delle basi scout più importanti del Nord Italia. Ci racconta questa storia, Roberta Barbi:

Si trova in località Ville, questo gioiello del XIII secolo costruito, pare, dal marchese locale Ottone alla cui figlia muta, secondo una credenza popolare a metà tra verità e leggenda, San Francesco ridonò la voce. Il passaggio del Santo in quel di Cairo Montenotte, paesino della Val Bormida ligure, sembra attestarsi nel suo viaggio del 1213 verso la Spagna: pare che proprio in questo convento il Poverello sostò e dovette scontrarsi con il diavolo, stavolta travestito da asino. Oggi, molti secoli e un’imponente ristrutturazione da due milioni di euro dopo, ecco come appare il convento, descritto da Filippo Guiglia, ex incaricato dell’Agesci Liguria che per conto dell’associazione ha curato il progetto di concessione:

“È il classico convento del 1200-1300 con un chiostro centrale quadrato e un porticato con le colonnine intorno al quale si sviluppa, appunto, il convento stesso. Sui due lati del quadrato ci sono i due corpi di fabbrica: al piano terra locali grossi come saloni e cose del genere; al piano di sopra un lungo corridoio a ‘elle’ su cui si affacciano le vecchie celle dei frati. Sul terzo lato c’era quella che era la vecchia chiesa di cui ora rimangono solo i muri e non c’è più il tetto, quindi è anche un posto suggestivo perché si vedono il cielo, il prato…”.

Dopo la ristrutturazione, in osservanza alla Legge Melandri, il convento doveva essere destinato alle politiche giovanili: così a spuntarla è stata la sezione ligure dell’Associazione guide e scouts cattolici italiani, che gestisce già altre strutture sul territorio, ma più vicine alla sua vocazione di “vita nella natura”. Qui, invece, la sfida si fa interessante, perché è quella di coniugare avventura e cultura: il convento, infatti, diventerà innanzitutto una base per le attività scout, ma vista la sua peculiarità, non sarà sottratto alla popolazione:

“Abbiamo sicuramente un livello minimo che è quello di aprirlo per le visite guidate: stiamo studiando insieme ad alcuni giovani laureandi o appena laureati la possibilità di creare pannelli di informazione sia sulla storia del convento che sugli affreschi, ma tutto questo, poi, sarà fatto d’intesa con la Sovrintendenza. Dall’altra parte c’è l’idea di utilizzare questi spazi per altri tipi di iniziative, dalle più semplici quali i concerti… Un’altra idea che sta nascendo deriva da contatti che abbiamo avuto con alcuni docenti universitari che ci parlavano della possibilità di effettuare ritiri, seminari di 4-5 giorni addirittura all’interno della struttura”.

La concessione della struttura ha una durata di 18 anni, nel corso dei quali l’associazione s’impegnerà a sistemarne gli ambienti interni ed esterni a spese proprie, anche attraverso lo strumento dell’autofinanziamento realizzato grazie all’organizzazione e allo svolgimento di convegni e all’ospitalità – il convento può accogliere a dormire fino a 60 persone – oltre, naturalmente, all’attività peculiare dell’Agesci, che è quella educativa rivolta ai giovani:  

“Il convento è stato concesso all’Agesci Liguria con una concessione pubblica, per cui abbiamo un piccolo canone – più simbolico che altro – da pagare. Restano, ovviamente a nostro carico, tutte le spese di gestione e di manutenzione ordinaria. Teniamo conto, poi, che prima del restauro il convento è stato per molti anni abbandonato a se stesso, quindi alcuni affreschi erano esposti alle intemperie. Stiamo facendo delle riflessioni in merito, se sia ad esempio necessario o meno prevedere anche delle tutele aggiuntive in alcuni punti dove magari ci sono delle cose di maggior pregio”. 








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