Sono 300 i fedeli cambogiani battezzati durante la celebrazione della Veglia pasquale. 128 i battesimi amministrati nel solo vicariato apostolico di Phnom Penh, mentre i restanti sacramenti riguardano i fedeli delle prefetture apostoliche di Battambang e di Kompong Cham. Una buona notizia, dunque, per il Paese asiatico in cui i cattolici sono circa 23mila, vale a dire lo 0,2% degli oltre 15 milioni di abitanti complessivi.
L’impegno della Chiesa cattolica nell’evangelizzazione
integrale
“I battezzandi – spiegano i sacerdoti locali all’agenzia
Eglise d’Asie – riflettono la realtà sociologica del Paese: si tratta principalmente
di giovani adulti di origine khmer e di cultura buddista. La loro conversione è dovuta,
soprattutto, all’impegno della Chiesa nella società khmer, in particolare nei settori
della sanità, dell’educazione e della formazione professionale”. In effetti, come
sottolinea P. Vincent Sénéchal, missionario nel Paese fino al 2016, “in Cambogia,
la Chiesa sviluppa un’evangelizzazione integrale che guarda allo sviluppo dell’uomo
in tutte le due dimensioni: socio-economiche, educative, professionali, spirituali
e familiari”.
I programmi di integrazione sociale
Infatti, mons. Olivier Schmitthaeusler, vicario apostolico
di Phnom Penh, ha lanciato, fin dal 2015, dei programmi di imprenditoria sociale,
denominati “Il villaggio della pace”, che permettono ai malati di Aids o ai disabili
di avere una certa indipendenza ed autonomia sociale.
Beatificazione di 35 martiri del regime
di Pol Pot
Ulteriori segnali di vitalità di questa piccola Chiesa
si riscontrano anche dai passi avanti nell’inchiesta diocesana per la beatificazione
di 35 martiri morti sotto il regine di Pol Pot. Si tratta del vescovo cambogiano Joseph
Chhmar Salas e di 34 compagni, tra preti, laici, catechisti, missionari, tra i quali
alcuni membri della congregazione delle Missioni Estere di Parigi (Mep).
Costruzione di nuovi luoghi di culto
In crescita anche il clero locale: lo scorso dicembre,
ad esempio, è stato ordinato un sacerdote autoctono, padre Stéphane Se Sat. Infine,
si procede nella costruzione di nuovi luoghi di culto, tra cui la Cappella di Santa
Teresa del Bambin Gesù nella zona di Takeo, all’interno del vicariato apostolico di
Phnom Penh. (I.P.)
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