I vescovi degli Stati Uniti chiedono al governo a lavorare "senza sosta" per ottenere un cessate il fuoco e una soluzione politica in Siria. L'esortazione arriva dopo il lancio di missili Tomahawk ordinato ieri dal presidente Donald Trump contro la base militare siriana di Shayrat responsabile, secondo l’amministrazione statunitense, dell’attacco con armi chimiche avvenuto martedì scorso contro la città di Khan Shaikun, nella provincia di Idlib. Un raid che ha provocato la morte secondo fonti di stampa di oltre 80 persone, tra cui una trentina di bambini.
Necessaria una soluzione politica per la Siria
In un messaggio, firmato dal cardinale Daniel DiNardo e dal vescovo Oscar Cantú, rispettivamente
presidente e vice presidente della Conferenza episcopale statunitense, i presuli americani
ricordano che “il popolo siriano ha disperatamente bisogno di una soluzione politica”.
"Chiediamo agli Stati Uniti di lavorare instancabilmente con altri governi - aggiungono
i vescovi - per conseguire un cessate il fuoco, avviare negoziati seri, fornire assistenza
umanitaria imparziale e incoraggiare gli sforzi per costruire una società inclusiva
in Siria che protegga i diritti di tutti i suoi cittadini, tra cui i cristiani e le
altre minoranze". I presuli ricordano anche l’invito del Santo Padre a costruire la
pace e ad aiutare tutte le persone colpite dal conflitto in Medio Oriente.
I vescovi chiedono l’intercessione di Nostra Signora Regina della Pace
"Unitevi a noi – si legge infine nel messaggio dei presuli statunitensi - mentre preghiamo
per l'intercessione di Nostra Signora Regina della Pace, perché lo sforzo nell’aiuto
umanitario e nella costruzione della pace trovi forza nell'amore misericordioso di
Suo Figlio, nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo". (A cura di Anna Poce)
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