Papa Francesco manifesta il suo cordoglio ai familiari delle vittime e prega per
la pronta guarigione dei feriti. E’ quanto ha affermato ieri il nunzio apostolico
in Colombia, mons. Ettore Balestrero, recandosi in visita a Mocoa dove sono morte
oltre 300 persone in seguito ad una valanga di fango e detriti. Il presule ha celebrato
la Messa nella cattedrale della città colombiana a 500 chilometri a sud di Bogotà.
Grazie a Mocoa superate tensioni
Nell’omelia mons. Balestrero ha sottolineato che il sacrificio sacramentale si estende
anche ad altri momenti della giornata, quando - ha spiegato - “serviamo i fratelli,
scaviamo nel fango, curiamo i feriti e consoliamo i sopravvissuti”. “Siamo spettatori
- ha detto il nunzio - di un Paese intero che, in un certo senso, rinasce grazie a
Mocoa, perché supera le sue tensioni e polarizzazioni e si unisce e si fa solidale
con ciascuno degli abitanti di questa città. Si tratta di amore, e solo l’amore permette
di rinascere”.
Il grazie del nunzio a quanti si mobilitano
Il nunzio ha anche espresso il proprio ringraziamento “a tutti coloro che si stanno
mobilitando e sacrificando per Mocoa, a cominciare dal vescovo e dai sacerdoti, che
stanno partecipando con tutta l’anima al dolore del loro popolo”. “Il Papa - ha poi
affermato mons. Balestrero conversando con i giornalisti - è molto addolorato per
coloro che sono morti, per quelli che stanno piangendo i loro cari, per tutti quelli
che hanno dato la vita per aiutare i propri fratelli. Desidera che io dica che in
ogni momento trovano posto nelle sue preghiere”.
I fondi raccolti durante la Campagna di Quaresima destinati a Mocoa
Il vescovo di Mocoa, monsignor Luis Albeiro Maldonado Monsalve, ha sottolineato che
“la realtà più dura di Mocoa è nel cimitero. D’ora in avanti, ha proseguito, “l’opera
della Chiesa con la gente del Putumayo sarà di seminare la speranza dei cuori per
poter così ricostruire il nostro popolo”. Il presidente della Conferenza episcopale
colombiana, mons. Luis Augusto Castro Quiroga, ha annunciato inoltre che i fondi raccolti
durante la Campagna di Quaresima della Chiesa colombiana saranno destinati alla comunità
di Mocoa.
Arrivati i primi aiuti da tutta la Colombia
Nella città di Mocoa – riferisce l’agenzia Sir - manca ancora la corrente elettrica.
L’acqua viene distribuita dalle autobotti. Iniziano ad arrivare i primi aiuti da tutto
il Paese e prosegue il riconoscimento delle vittime. Il presidente colombiano Juan
Manuel Santos ha dichiarato lo stato di emergenza. E’ stato inoltre varato il primo
stanziamento di 40 miliardi di pesos, circa 16 milioni di Euro, per l'assistenza umanitaria
e per il progetto finalizzato alla costruzione di un acquedotto e di un ospedale.
(A.L.)
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