2017-03-27 12:59:00

Germania: Cdu vince nel Saarland. Schulz: sbagliato trarre conclusioni


Quella di ieri non è stata una bella giornata “per l'Spd”, ma sarebbe “sbagliato e poco accurato” trarre conclusioni in vista delle prossime elezioni in Germania. Così il leader dei socialdemocratici tedeschi Martin Schulz, commentando il risultato del voto nel Saarland, il Land dove ha trionfato ancora una volta la Cdu di Angela Merkel. Il servizio di Giada Aquilino:

Era un’elezione-test a cui guardava tutta la Germania, ma non solo. Nel piccolo Saarland a vincere è la Cdu di Angela Merkel con il 40,7% dei voti, mentre la Spd del suo sfidante, il candidato-cancelliere Martin Schulz, si ferma al 29,6%, nonostante il boom dell’ex presidente del Parlamento europeo nei sondaggi a livello nazionale. Il parere di Antonio Villafranca, responsabile dell’osservatorio Europa dell’Ispi:

“Il Saarland è un piccolo Land che in realtà è da 18 anni a guida dei cristiano democratici, in cui c’è una Grosse Koalition con l’Spd che continuerà ad esserci. Casomai il segnale politico, più che sulla persona di Schulz, è sulle scelte che i socialisti possono fare, perché nei giorni scorsi si era diffusa la voce secondo la quale in questo piccolo Stato se i socialisti avessero vinto sarebbero andati in coalizione con ‘Die Linke’, quindi con l’estrema sinistra. Il segnale politico che arriva dunque ai socialisti e a Schulz, è di evitare queste coalizioni a sinistra, perché sembra che almeno in questo Stato la preferenza sia per la Grosse Koalition che coinvolga ancora una volta i cristiano democratici”.

Secondo alcuni analisti gli 800 mila elettori del Land hanno voluto premiare la governatrice in carica, Annegret Kramp-Karrenbauer, da molti indicata come uno dei possibili successori della Merkel alla guida dei cristiano democratici. Ma il prof. Villafranca evidenzia un aspetto:

“È sicuramente una vittoria della Kramp-Karrenbauer che quindi si conferma al suo posto, continuando a portare avanti una Grosse Koalition con i socialisti. Tuttavia c’è da segnalare anche il fatto che non abbia esattamente sfondato: ha praticamente vinto ottenendo il cinque percento dei voti in più. Non è esattamente un trionfo ma in questo modo la Cdu si è confermata come primo partito. È da sottolineare il fatto che gli estremisti di ‘Alternative für Deutschland’ siano entrati poi nel Parlamento di questo Stato con un loro rappresentante”.

L’altro dato della consultazione è appunto che i populisti della AfD entrano nel Parlamento locale, ma incassano il peggior voto degli ultimi due anni. Il responsabile dell’osservatorio Europa dell’Ispi:

“L’impressione è che gli euroscettici estremisti in Germania non sfondino - almeno molto meno di quanto dicevano recenti sondaggi - però tengono; questo è il dato significativo. Si tratta appunto di un partito che prima non entrava nelle istituzioni grazie alla soglia di sbarramento che esiste in Germania, ma che adesso passa. Quindi è un dato relativamente in calo ma comunque stabile”.

Come leggere dunque il risultato nel Saarland in un contesto europeo che ha visto l’affermazione del fronte pro Ue in Olanda e Bulgaria e si prepara al voto in Francia? Ancora il prof. Villafranca:

“Quello che è accaduto ad esempio in Olanda è proprio il segno dei tempi. I due partiti che erano al governo hanno perso 37 seggi su una Camera che ne ha 150. Certo, questo ha impedito a Wilders, quindi agli xenofobi e agli euroscettici, di andare al governo e dunque noi ‘festeggiamo’ ovviamente questo evento, ma in ogni caso Wilders ha preso cinque seggi in più e, appunto, i due partiti che erano al governo ne hanno persi 37, soprattutto a causa del crollo dei socialisti. In altri momenti avremmo parlato di un ‘disastro politico’. In questo momento, invece, ‘celebriamo’ il dato proprio perché le paure riguardanti la crescita degli euroscettici e dei populisti ovviamente sono alte”.








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