2017-03-16 16:48:00

L'acque è sinonimo di vita, la bellezza non conosce confini


In avvicinamento della Giornata Mondiale del 22 marzo, torniamo a parlare di acqua e lo facciamo attraverso le analisi e le ricerche messe a disposizione dalla Fondazione Barilla for Food and Nutrition.

L’Italia è sesta al mondo per “disponibilità di acqua” secondo il Food Sustainability Index  (FSI), eppure continuiamo a consumarne una quantità molto ingente. Il FSI mostra, infatti, performance piuttosto scarse per quanto riguarda l’utilizzo destinato per le produzioni agroalimentari e in termini di acqua usata dall’agricoltura sul totale delle risorse idriche rinnovabili.

Molti di noi ritengono che parlare di consumo di acqua si riferisca solo a quella che esce dai nostri rubinetti, ma esiste un’ampio serbatoio che riguarda il consumo nascosto di acqua, di cui si ha scarsa percezione. Qual è, poi, il rapporto tra consumo di acqua sostenibile e dieta alimentare?  

Ci aiuta a cpaire di più la dottoressa Marta Antonelli, ricercatrice e corrdinatrice dell’area ricerca della Fondazione Barilla for Food and Nutriution.

Per stimolare il dibattito sulla questione della sostenibilità alimentare, la Fondazione BCFN ha lanciato il Food Sustainability Media Award, un premio destinato a giornalisti, blogger, freelance e singoli individui che vogliono presentare i propri lavori, sia inediti che già pubblicati, legati alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità, all’agricoltura e alla nutrizione. Saranno accettati, fino al 31  maggio articoli, video e foto che puntano a far luce sui paradossi del sistema alimentare, denunciando e proponendo soluzioni per combattere la coesistenza di fame e obesità, lo spreco alimentare e lo sfruttamento della Terra.

Nella seconda parte della puntata di oggi parliamo di bellezza come antidoto all’emarginazione.

Si chiama “Progetto Bellezza” ed è un percorso di social design che supporta la concezione dei dormitori per persone senza dimora non solo come luoghi di accoglienza, ma anche come luoghi di ricostruzione della socialità, accoglienti e funzionali.

A metterlo in atto, in via sperimentale, è la Fondazione Progetto Arca nel centro di via Mambretti 33 a Milano, con il coordinamento scientifico di Politecnico e l’Università di Torino.

L’iniziativa è stata presentata, recentemente, nell’ambito del VI Forum delle Politiche Sociali e nasce dalla volontà di una ristrutturazione partecipata e inclusiva, in cui gli ospiti del centro sono parte attiva del rinnovo degli spazi, dalla fase di progettazione a quella di realizzazione, perseguendo insieme un’idea di bellezza che sia promessa di cambiamento, garanzia di benessere e occasione di promozione sociale.

Ne parliamo con Costantina Regazzo,  Direttore dei servizi della Fondazione Progetto Arca








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