2017-02-27 08:04:00

Il Marocco si ritira da zona contestata nel Sahara Occidentale


Il Marocco ha annunciato il ritiro da una delle zone contestate del Sahara Occidentale, causa di forti tensioni con gli indipendentisti del Fronte Polisario. Ma c’è chi teme che possa riesplodere la guerra. Il servizio di Sergio Centofanti:

Il Sahara Occidentale è un’ex colonia spagnola del continente africano, annessa unilateralmente dal Marocco nel 1975. E’ ricca di fosfati e petrolio e le sue acque sono pescosissime. Il Fronte Polisario, che rappresenta il popolo saharawi, ha proclamato l’indipendenza di questo territorio bagnato dall'Oceano Atlantico: indipendenza riconosciuta da 76 Stati, principalmente africani e sudamericani, e anche dall’Unione Africana ma non dall’Onu, che lo ha incluso nella sua lista di territori non autonomi.

La guerra che ne è scaturita è terminata temporaneamente col cessate il fuoco del 1991, grazie alla promessa del Marocco di organizzare un referendum sull’autodeterminazione, che però non ha mai avuto luogo. La questione cruciale è chi ha diritto di voto tra i tanti coloni marocchini giunti in questa terra e la popolazione saharawi, di cui non esiste ancora un censimento ufficiale.

Adesso stanno riesplodendo le tensioni: migliaia di saharawi vivono in tendopoli nella parte più povera della regione o nei campi profughi dei Paesi vicini, soprattutto l’Algeria. Il Marocco è rientrato nel gennaio scorso nell’Unione Africana e c’è chi spera che questo possa rappresentare un’apertura verso il Fronte Polisario. Ma il viceministro degli Esteri marocchino ha detto recentemente che Rabat non riconoscerà mai l’indipendenza del Sahara Occidentale.








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