2017-02-23 12:20:00

Conferita a p. Lombardi la Legione d’Onore, massima onorificenza di Francia


Una carriera dedicata alla comunicazione al servizio della Santa Sede e l’attenzione alla francofonia, attraverso il prezioso impegno per la trasmissione in tutto il mondo di programmi in lingua francese della Radio Vaticana. Sono queste le motivazioni del conferimento ieri sera della Legione d’Onore, la massima onorificenza di Francia, a padre Federico Lombardi, attualmente presidente della Fondazione Joseph Ratzinger e già direttore della Sala Stampa della Santa Sede, della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Nella sede dell’ambasciata di Francia presso la Santa Sede si è vissuta una serata densa di emozioni. Padre Lombardi, senza nascondere la propria commozione, ha legato ricordi lontani e recenti a sentimenti profondi. Dopo aver ripercorso gli anni dell’adolescenza e della gioventù, in cui le origini piemontesi si sono saldate all’amore per la familiare terra di Francia, si è soffermato sul lungo cammino al servizio della Santa Sede. Padre Lombardi ha sottolineato che la Legione d’Onore è un riconoscimento non tanto al suo impegno ma a quello delle persone che hanno collaborato con lui in diverse istituzioni. E proprio a questa composita comunità di lavoro, che nel corso degli anni ha reso un encomiabile servizio anche alla Francia, ha dedicato la prestigiosa onorificenza. In particolare, padre Lombardi ha menzionato il lavoro della Radio Vaticana:

“Abbiamo cercato di far giungere efficacemente in Francia e in tutte le regioni della francofonia mondiale la voce del Papa, l’eco della vita della Chiesa universale e anche l’informazione sull’attualità del mondo come premessa indispensabile per la comprensione delle preoccupazioni e dei messaggi della Chiesa nel nostro tempo”.

Dai tempi della Seconda guerra mondiale – ha detto padre Lombardi – si è cercato di raggiungere gli ascoltatori di lingua francese prima con le onde corte poi da Santa Maria di Galeria e con i satelliti e infine con internet, entrando nel mondo della multimedialità. L’augurio di tutto cuore – ha concluso – è che questo servizio “continui e si sviluppi in futuro nelle forme più adatte al progresso dei tempi”.








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