Saranno riuniti fino a domani a San Juan, negli Stati Uniti, i vescovi delle diocesi confinanti del Texas e del Messico per discutere della difficile situazione migratoria. Al primo appuntamento di questo incontro biennale, in territorio statunitense, prendono parte una ventina di presuli. «So che il Santo Padre — ha detto mons. Daniel Ernest Flores, vescovo di Brownsville — è molto preoccupato per i problemi esistenti da tempo lungo questo nostro confine». Per mons. Flores la situazione è abbastanza chiara e non esiste un’altra via che quella di mantenere alta l’attenzione e rinforzare sempre di più i rapporti tra i vescovi e le comunità delle Chiese da una parte e dall’altra del confine.
Attenzione ai problemi legati ad accoglienza e protezione dei migranti
Per gli organizzatori dell’incontro — riferisce il sismografo.blogspot.it citato dall’Osservatore
Romano — i vescovi dovranno continuare ad approfondire le questioni che ormai analizzano
e discutono da diversi anni e soprattutto individuare i problemi nelle nuove condizioni
esistenti da quando nella Casa Bianca si è insediato il presidente Trump; condizioni
che riguardano direttamente la questione migratoria che ormai non può essere intesa
come una semplice dinamica di flussi. Occorre, in sostanza, affrontare l’insieme dei
problemi legati all’accoglienza e alla protezione dei migranti.
Centrale la figura del nunzio apostolico negli Usa, già nunzio in Messico
In questo senso, precisa la stampa locale, la figura del nunzio apostolico negli Stati
Uniti, arcivescovo Christophe Pierre, è centrale poiché oltre alla sua attuale delicata
missione, è stato per nove anni nunzio apostolico in Messico. Mons. Pierre, riferisce
la stampa locale, è quello che meglio conosce la situazione. Dalla sua esperienza
e dalle sue conoscenze, secondo il vescovo di Brownsville, i presuli statunitensi
e messicani, potranno giovarsi grandemente per quanto riguarda la loro missione pastorale
in circostanze così delicate, precarie e incerte come quella attuale.
Porre attenzione alla centralità della persona umana e della famiglia
Il vescovo di Brownsville ha precisato che la riunione dovrebbe soffermarsi in modo
approfondito sulla politica, chiamata — ha osservato — a riflettere seriamente sulla
persona umana e sulla sua dignità. È urgente che la politica e i politici, ha aggiunto,
abbandonino la retorica che usano in tale questione. Questa retorica non solo è fuorviante,
ma rende più difficile la risoluzione dei problemi. L’ottica deve cambiare radicalmente
e deve essere l’unica giusta, legittima e necessaria: la centralità della persona
umana e delle famiglie. Solo una visione di questo tipo — ha precisato mons. Flores
— può far emergere nella loro urgenza e dimensione autentiche le sfide della giustizia
e dell’equità.
Costante attenzione dei vescovi all’accoglienza e al servizio dei più vulnerabili
Pierre e il nunzio apostolico in Messico, arcivescovo Franco Coppola, insieme animeranno
diversi momenti importanti dell’incontro come la celebrazione eucaristica che si terrà
oggi presso la basilica Our Lady of San Juan del Valle National Shrine e la visita
al Centro di accoglienza della chiesa del Sacro Cuore, a McAllen, in Texas, vicino
alla frontiera tra Stati Uniti e Messico. Il mese scorso i vescovi statunitensi, in
occasione della settimana nazionale per le migrazioni, hanno ribadito l’importanza
«di accogliere lo straniero e di servire i più vulnerabili, come parte di una politica
umanitaria d’immigrazione».
Per i vescovi la migrazione è “atto di speranza”
In un documento i presuli hanno spiegato che «la migrazione è un atto di grande speranza.
I nostri fratelli e sorelle che sono costretti a emigrare, soffrono separazioni familiari
devastanti e spesso devono affrontare condizioni economiche disperate. Come cattolici
negli Usa, la maggior parte di noi può trovare storie nelle nostre famiglie di genitori,
nonni o bisnonni che hanno lasciato il loro antico paese per un futuro promettente
negli Stati Uniti». (P.O.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |