2017-02-07 08:40:00

Suore di Madre Speranza di Gesù: prima missione in Africa


Giorni di celebrazioni al Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza, definita la piccola Lourdes nel cuore dell'Umbria, in vista della festa liturgica dell'8 febbraio, 34.mo anniversario della morte di Madre Speranza di Gesù. La suora spagnola, scomparsa nel 1983 e beatificata il 31 maggio 2014, è stata la fondatrice della Congregazione dell'Amore Misericordioso, oggi presente in numerosi Paesi del mondo. Nei prossimi mesi tre suore avvieranno la prima comunità nello Zambia, in Africa. Giovanna Bove ne ha parlato con l'attuale Superiora generale delle Ancelle dell'Amore Misericordioso, suor Speranza:

R. - Da anni avevamo nel cuore questo progetto di portare l’amore misericordioso in Africa così come voleva la nostra carissima madre fondatrice, Madre Speranza di Gesù, che aveva questo sogno: piantare la bandiera con il “Tutto per amore” affinché gli uomini lo possano conoscere come un Padre pieno di bontà.

D. - Chi è che vi ha chiamato per andare in Africa?

R. - Il prof. Emidio Grisostomi che fa parte di una Onlus, “Noi per Zambia”, si è dato da fare tantissimo recandosi a Luanshya, appartenente alla città di Ndola, insieme ai suoi colleghi, per costruire ospedali, scuole e venire in aiuto delle gravi emergenze dello Zambia, di questo luogo: la povertà estrema, l’analfabetismo, la sanità inadeguata… Per avere una pasticca le persone devono fare persino 6,7 km al giorno. Quindi da anni ci sollecitava ad andare in questo luogo chiamato “Villaggio Malaika”.

D. - Quale spirito porterete?

R. - Lo spirito che ha animato la nostra fondatrice: accogliere essere accanto ai poveri che lei definiva i beni più cari di Gesù. Vorremmo essere sorelle e madri di questi poveri e promuoverli di modo che loro anche attraverso i vari gradi di istruzione - c’è una scuola dell’infanzia, delle elementari, una scuola professionale - possano avere un futuro domani.

D. - Padre Aurelio Perez, Superiore generale dei Figli dell’Amore Misericordioso, qui  a Collevalenza. Qual è oggi il messaggio di Madre Speranza?

R. – Noi viviamo tutta una serie di circostanze che portano quasi a non avere speranza, a disperare del futuro. Quindi Madre Speranza nel suo messaggio invece ci sta dicendo: l’amore di Dio, che è un amore pieno di misericordia, si china sulle ferite dell’umanità, (è l’amore) di un Padre buono e di una tenera Madre. Oggi la Chiesa, con il Papa, non fa altro che dire che questo è il cuore del Vangelo, questo è il futuro, questa è la speranza dell’umanità. Dobbiamo dire e gridare con forza che Dio non abbandona l’umanità. Mi ha colpito il fatto che anche in questa circostanza qui a Collevalenza la gente ha paura del terremoto. Abbiamo avuto la sorpresa che ci sono più di 100 giovani che sono venuti, reagiscono e vogliono continuare a vivere, grazie a Dio.

D. – Suor Lucia Lisci, responsabile della comunità di Collevalenza. La ritroviamo spesso sia alla Casa del pellegrino sia agli ingressi delle piscine del santuario dell’Amore Misericordioso che, ricordiamo, è in pratica come Lourdes, ci sono vasche per potersi immergere. Che dati abbiamo? il numero delle immersioni…

R. – In questi ultimi mesi circa 300, 400 persone al mese hanno fatto l’immersione.

D. - Un calo nella presenza, perché? La paura del terremoto, in particolare?

R. – Sì, la paura del terremoto è stata notevole anche da noi anche se noi non abbiamo subito danni. Possiamo dire ci sia stata una presenza di circa 2.000, 3.000 persone.

D. – Gli ingressi sono il lunedì, il giovedì e il sabato?

R.  – Soprattutto il sabato c’è più affluenza.

D. - Si registrano ancora guarigioni, grazie o cosa?

R. – Ritornano tantissime persone a rendere grazie sia per guarigioni fisiche che spirituali.








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