2017-02-04 10:54:00

Don Luigi Sturzo: un insegnamento per la politica di oggi


Quale insegnamento costituisce per la politica di oggi la figura di Don Luigi Sturzo? In questi giorni se ne sta parlando in una serie di convegni sul pensiero del fondatore della Democrazia Cristiana e del Partito Popolare, nel 1900. Propugnatore di uno Stato democratico in cui i cattolici erano chiamati ad avere un ruolo ben preciso di promotori della morale in politica, fu esiliato dal Fascismo. Giancarlo La Vella ne ha parlato con il prof. Luigi Barbieri, docente di Diritto Canonico ed Ecclesiastico all'Università degli Studi di Teramo:

R. – Sturzo è stato un precursore dei tempi, ha compreso prima di ogni altro politico, la necessità di rivalutare sia lo Stato, sia la presenza dei cattolici nell’ambito dello Stato. Sturzo ha portato i cattolici alla politica e lo Stato ai cattolici.

D. – Che cosa possono imparare i politici di oggi dall’insegnamento di Sturzo? Molte sono le critiche sul decadimento della politica negli ultimi anni…

R. – Innanzitutto, Sturzo - che era antistatalista, antipartitocratico e era un liberista solidale, possiamo dire, specialmente nell’economia - propugnava una forma di mercato libero, ma comunque solidale, che mettesse al centro anche del mercato la dignità della persona umana.

D. – Che cosa vuol dire oggi la partecipazione dei cattolici alla politica?

R. – Nella sostanza Sturzo afferma che il ruolo del cattolico è innanzitutto quello di testimonianza nell’ambito della società e soprattutto lo Stato e il partito devono essere aconfessionali: cioè, la politica e la morale sono due cose distinte. Si può dire che questi due principi fanno parte dei principi supremi e in questo è il ruolo di testimonianza dei cattolici, che devono nell’azione politica testimoniare questa primazia  della morale e della politica stessa. Per certi versi possiamo dire che Sturzo vedeva la necessità di una presenza adiafora delle strutture politiche.

D. – Non possiamo dire che c’è una continuità tra Partito Popolare e Democrazia Cristiana…

R.- Assolutamente no. Sturzo non voleva concepire un partito di massa: voleva una pattuglia di deputati popolari i quali dovevano essere in parlamento a presidio dei temi etici.

D. – Facendo un po’ di fantapolitica, oggi in quale posto dello schieramento potrebbe trovarsi don Luigi Sturzo?

R. – Si troverebbe sicuramente al centro, ma credo che rifonderebbe il Partito Popolare... e non sarebbe un errore.








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