2017-02-01 15:59:00

Alzheimer e povertà infantile in Italia. C'è chi non si tira indietro


Fino al 5 febbraio con un sms o una chiamata da rete fissa al 45526 è possibile sostenere Pronto Alzheimer, la linea telefonica della Federazione Alzheimer Italia che offre un servizio di orientamento, assistenza e sostegno ai familiari dei malati.

Solo nel 2016, si contano 4.961 richieste di aiuto giunte a Pronto Alzheimer e nei 23 anni di vita della linea telefonica, le chiamate arrivate da tutta Italia e a cui è stata data una risposta, un consiglio, un’indicazione sono state oltre 145.000.

Diventato ormai un punto di riferimento nazionale sia per i familiari dei malati sia per le figure professionali che si occupano della malattia, il servizio risponde al numero 02-809767, a cui è possibile richiedere informazioni sulla malattia di Alzheimer e consigli di terapia occupazionale per facilitare l’assistenza e la gestione del malato in ogni momento della vita quotidiana; aiuto psicologico, consulenze legali, previdenziali e sociali; indicazioni sulle strutture sanitarie e sociali presenti sul territorio e invio di materiale illustrativo e informativo.

La linea è attiva dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 (negli altri orari e durante il fine settimana risponde una segreteria telefonica) ed è gestita da una struttura dedicata composta da 2 persone affiancate da volontari.

Ne parliamo con Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia che, ai nostri microfoni, sottolinea inoltre il successo dell’iniziativa che ha reso Abbiategrasso, alle porte di Milano, la prima comunità in Italia amica delle persone con demenza.

Nella seconda parte della trasmissione parliamo di disagio in Italia e in particolare di povertà infantile.

8 famiglie italiane su 100 con almeno un minore  non arrivano a fine mese e 1 bambino su 10 vive in condizioni di povertà assoluta e non può avere accesso a un’alimentazione sana, un’abitazione riscaldata, servizi sanitari di qualità, a un’istruzione adeguata. Se poi si considerano anche tutti i bambini che a causa delle condizioni economiche della famiglia sono costretti a rinunciare ad attività extrascolastiche e formative come gite culturali, sport e vacanze, in totale diventano 3 i milioni di minori a rischio di esclusione sociale

Per costruire un futuro senza discriminazioni per questi bambini Più Vita onlus, organizzazione che lavora per la cooperazione e l'educazione allo sviluppo nei paesi del Sud del mondo, interviene anche in Italia con il progetto “Completa il futuro”, che è possibile sostenere fino al 18 febbraio con un SMS o una chiamata da rete fissa al 45521.

Nostra ospite per approfondire il quadro della grave situazione è Alessandra Mari, responsabile raccolta fondi di Più Vita Onlus.








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