Plauso della Conferenza episcopale degli Stati Uniti per l’approvazione, da parte della Camera, del disegno di legge che blocca il finanziamento dell’aborto. In una nota diffusa dai vescovi statunitensi sul loro sito web si legge: “Approvando tale proposta normativa, la Camera ha fatto un passo decisivo per il rispetto della vita umana nascente, riflettendo così la volontà del popolo americano”.
Disegno di legge approvato in modo bipartisan
“Il disegno di legge pro-vita, passato in modo bipartisan con 283 voti a favore e
183 contrari – si legge ancora - è stato approvato il 24 gennaio, proprio tre giorni
prima della marcia per la vita che si svolge ogni anno a Washington”. Tale proposta
normativa “codifica una politica permanente del governo contro i finanziamenti per
l’aborto”. Essa, inoltre, richiede ai programmi sanitari offerti ai sensi della così
detta “Obamacare” - ovvero la riforma sanitaria varata dall’ex presidente Barack Obama
– di “rivelare l’entità della loro copertura finanziaria per l’aborto e l’ammontare
di qualsiasi supplemento per tale copertura agli utenti”.
Non costringere i contribuenti a sovvenzionare l’Igv
Dal suo canto, il card. Timothy Dolan, presidente del Comitato pro-vita dei vescovi
statunitensi, ha scritto al Congresso prima del voto, sollecitando il sostegno al
disegno di legge in questione, poiché esso si iscrive in un contesto politico “su
cui vi è stato un forte consenso del popolo e del Congresso stesso per oltre 40 anni”.
“Il governo federale – afferma il porporato – non dovrebbe usare il suo potere per
finanziare e promuovere l’interruzione volontaria di gravidanza e non dovrebbe costringere
i contribuenti a sovvenzionare questa violenza”.
2 milioni di vite salvate grazie a restrizioni sui finanziamenti all’aborto
D’altronde, aggiunge il card. Dolan, “l’opinione pubblica rivela costantemente che
molte donne e molti americani con basso reddito si oppongono agli aborti finanziati
dai contribuenti, inclusi anche molti di coloro che si definiscono pro-scelta”, ovvero
in favore della libertà di decisione sull’Igv. Inoltre, conclude il porporato, “recenti
analisi hanno rivelato che fino a due milioni di vite sono state salvate grazie a
restrizioni sui finanziamenti federali all’aborto”. Di qui, l’auspicio di tutti i
presuli affinché “il Senato degli Stati Uniti approvi questa vitale legislazione al
più presto”. (A cura di Isabella Piro)
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