2017-01-23 14:24:00

Il nuovo look del sito web dei Musei Vaticani


Potenziare la conoscenza, la condivisione e la promozione delle collezioni pontificie. Questo uno degli obiettivi del nuovo sito web dei Musei Vaticani, presentato stamani in Sala Stampa della Santa Sede. Sono intervenuti Barbara Jatta, direttrice Musei Vaticani, mons. Fernando Vérgez Alzaga, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione. Il servizio di Giada Aquilino:

Un progetto condiviso, “a più voci”: questo il rinnovato sito web dei Musei Vaticani, nelle parole della direttrice Barbara Jatta. Circa 13 mila pagine, in cinque lingue, italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, più di 3 mila immagini e 57 video e tour virtuali, oltre a numerosi contenuti multimediali e l’apertura del canale ufficiale YouTube: tutto disponibile all’indirizzo www.museivaticani.va. Uno sforzo di quasi tre anni, portato avanti dagli stessi “Musei del Papa”, assieme al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ed alla Segreteria per la Comunicazione, con l’impegno specifico dell’ufficio multimedia e sito web, assieme alla collaborazione della ‘Inarea Strategic Design’. Un portale rivoluzionato rispetto al precedente dal punto di vista editoriale e di design, semplice e assieme elegante, soprattutto facilmente accessibile da qualsiasi dispositivo e piattaforma: dal computer, al tablet, allo smartphone. Si vuole potenziare, ha annunciato Barbara Jatta, la conoscenza, la condivisione e la promozione delle collezioni pontificie, ma anche l’offerta dei servizi e dei contenuti. Tra le novità, il catalogo on line, come spiega la direttrice, da poco succeduta ad Antonio Paolucci:

“Sono stati sei mesi di intenso valore, che vanno a sommarsi a quelli precedenti, dedicati al resto della ristrutturazione del sito. Però il risultato è stato raggiunto! E’ visibile oggi, a tutti, a tutto il mondo, nella sezione specifica del catalogo online: è una vetrina importante, alla quale credo fermamente. Le opere delle principali collezioni esposte sono da oggi disponibili in rete, con schede controllate e immagini fotografiche, che permettono una fruizione in maniera completa”.

Un patrimonio immenso quello dei Musei Vaticani che si apre al futuro, grazie anche al nuovo sito. Ancora Barbara Jatta:

“Sono oltre 200 mila, se non di più, le opere dei Musei Vaticani, tra depositi ed esposizione; circa 20 mila sono le opere in esposizione. Attualmente sono quasi 4 mila quelle che siamo riusciti a inserire, ma è un ‘work in progress’. Spero nel giro di un anno di arrivare almeno a tutte le opere – alle 20 mila opere – che sono in esposizione. E poi affronteremo i depositi”.

Sulle specificità del sito, che prevede una partecipazione “attiva” del visitatore, si è soffermato mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione:

“La home page è un soglia con forte impatto negoziale per il fruitore: lì devo iniziare a negoziare il mio tempo, la mia curiosità ed eventualmente il mio investimento rispetto ad una esperienza che non ho ancora fatto. E quindi quell’esperienza mi deve venire incontro come fascinosa, pertinente e possibile”.

Una dimensione, quella del web, che permette di aprire nuovi spazi, non soltanto digitali, ha proseguito mons. Viganò:

“Nell’intervista che il Santo Padre ha rilasciato a El País, il giornalista pone la questione della diplomazia vaticana e del rapporto con la Cina: il Papa parla, appunto, di come esista un dialogo con la Cina e spiega come – per esempio – alcune opere dei Musei Vaticani andranno in esposizione a Pechino. E perché cito questo? Perché in fondo avere la Sezione “Musei nel mondo” significa anche seguire la possibilità di un sostegno all’alta diplomazia, come diplomazia del bello: l’arte come luogo del dialogo e dell’incontro”.

Lo sforzo per il nuovo sito web dei Musei Vaticani, ha aggiunto mons. Fernando Vérgez Alzaga, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, va nella direzione di preservare, valorizzare, promuovere e condividere il patrimonio storico-artistico della Chiesa:

“Vorrei ricordare le parole di Papa Francesco: ‘I Musei siano aperti a tutti! Se il Papa ha dei musei è proprio per questo! Perché l’arte può essere un veicolo straordinario per raccontare agli uomini e alle donne di tutto il mondo, con semplicità, la buona notizia di Dio che si fa uomo per noi, perché ci vuole bene’. Attraverso questo nuovo portale, i Musei Vaticani, sono aperti ancora di più e ad un pubblico sempre più vasto e quindi la loro missione viene sicuramente amplificata”.








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