2017-01-18 13:09:00

A Manila il quarto Congresso Mondiale della Misericordia


Si è aperto lunedì a Manila, nelle Filippine, il Congresso Apostolico Mondiale della Misericordia sul tema della comunione e della missione. Il Papa, in una lettera al suo inviato speciale, il cardinale arcivescovo di Lione, Philippe Barbarin, ricorda l'urgenza nel nostro tempo di diffondere la misericordia nel mondo, non solo al livello spirituale, ma anche sul piano sociale. Sulla genesi di questo appuntamento ascoltiamo lo stesso card. Barbarin al microfono di Marie Duhamel:

R. – Tout commence en 2005, où juste après la mort de Jean Paul II...
Tutto comincia nel 2005 quando, subito dopo la morte di San Giovanni Paolo II, insieme al cardinale Christoph Schönborn, mons. Albert de Monléon e Gérald Arbola, ho proposto un ritiro a Łagiewniki, il Santuario di Santa Faustina Kowalska. E durante il ritiro, in cui abbiamo cercato di leggere i grandi testi sulla misericordia, è nata questa idea di promuovere un Congresso Mondiale della Misericordia. E subito il cardinale Schönborn ha detto: “Bene, chiederò l’opinione di Benedetto XVI”. E Benedetto XVI disse che era meraviglioso! Abbiamo fatto il primo Congresso a Roma, nel terzo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, il 2 aprile 2008. Il secondo si svolse tre anni più tardi a Łagiewniki, a Cracovia, e poi siamo andati nel 2014 a Bogotá, dove era in corso un tentativo di riconciliazione tra Stato e guerriglia delle Farc con la mediazione della Chiesa. E mentre eravamo a Bogotá, nel 2014, ci è arrivato un messaggio della Chiesa filippina che diceva: "Saremmo molto contenti se il prossimo Congresso si svolgesse da noi nel 2017". Ed eccoci qua!

D. – Cosa significa essere inviati del Papa, lei ha una missione specifica?

R. – C'est manifester l'intérêt que lui, il porte à ce congrès...
Sono qui per manifestare l’interesse che il Papa ha per questo Congresso. A Manila sono giunto col messaggio del Papa sulla misericordia. E sono in un Paese in cui le condizioni della sanità pubblica sono abbastanza catastrofiche e con un presidente della Repubblica che dice non solo che bisogna ristabilire la pena di morte, ma anche uccidere direttamente tutti coloro che creano problemi. Qui ci sono situazioni di violenza incredibili. E sono contento che il Congresso mondiale della misericordia si svolga proprio in questi luoghi di sofferenza…

D. – Quello che è importante è continuare a diffondere questa spiritualità della misericordia là dove le persone hanno bisogno…

R. –  Oui, dans le monde entier! En fait, tout le monde en a besoin...
Sì, nel mondo intero! Tutti ne hanno bisogno e penso che Papa Francesco ci abbia fatto un gran bel regalo con quest’Anno Santo della Misericordia perché è una parola che non utilizziamo molto, bisogna riconoscerlo. Forse per orgoglio, come se si avesse la sensazione di non averne bisogno, quando invece ne abbiamo terribilmente bisogno! Forse perché si pensa che sia una parola un po’ smielata, un po’ dolce, “dei nonni”…non so come dire… Diciamo che la si evita. Quando invece ha una forza biblica straordinaria; e in più è un luogo di dialogo con gli ebrei e con i musulmani... Infatti, vediamo bene che in queste religioni la dimensione della misericordia di Dio è fondamentale ed è dunque importante anche per il dialogo interreligioso.








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