2017-01-15 20:08:00

Renzi pronto a larghe intese con Berlusconi


Quella che si apre è una settimana politica che si intreccia con importanti questioni economiche e occupazionali, a partire dalla vicenda Alitalia. Intanto le complicate prospettive della legislatura al centro di una serie di interviste ai principali leader di partito. Giampiero Guadagni

Una sconfitta che brucia. Così Matteo Renzi sul referendum costituzionale, nella prima intervista dopo il voto del 4 dicembre. L’ex premier fa sapere di essere ora concentrato come segretario di partito al rilancio del Pd. Ammette errori di comunicazione, si dice comunque orgoglioso del lavoro fatto nei mille giorni a Palazzo Chigi, definisce i 5 Stelle un algoritmo e non un partito, capaci solo di dire no senza provare davvero a cambiare le cose. Nessuna fretta di votare, spiega Renzi che rispetto alla nuova legge elettorale continua a guardare con favore al ballottaggio, semmai al Mattarellum, ma no al proporzionale. Proporzionale che sembra ora essere l’ipotesi preferita da Berlusconi, che in un’altra intervista spiega di essere pronto a ricandidarsi ma aggiunge: prima di tornare alle urne sarà necessario un buon sistema di voto. E per il dopo non esclude, anzi in qualche modo pronostica, un governo di larghe intese. Soluzione gradita al ministro degli Esteri Alfano, leader del Nuovo centrodestra. Mentre Fico, Cinque Stelle, sollecita elezioni al più presto, attacca sia Berlusconi sia Renzi. E definisce un errore il tentativo compiuto e fallito dal Movimento di aderire al gruppo europeista dell’Alde.








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