2017-01-06 12:08:00

Iraq-Siria: “Uniamo le forze contro il terrorismo”


Il primo ministro iracheno Haidar al Abadi ha inviato un messaggio al presidente siriano Bashar al Assad in cui propone “un coordinamento tra i due Paesi nella guerra al terrorismo”. È quanto rivela il consigliere per la sicurezza del governo di Baghdad, Falih al Fayyadh, che ieri a Damasco ha consegnato il messaggio ad Assad. Il delegato iracheno ha discusso con il capo di Stato siriano i successi ottenuti in entrambi i Paesi nella guerra contro il terrore, sebbene a Mosul, la 'capitale' del sedicente Stato Islamico in Iraq, le forze lealiste di Baghdad stiano avanzando molto lentamente in un'offensiva cominciata il 17 ottobre scorso e che le ha portate finora a riconquistare non più di un quarto della città.

In Iraq ancora attentati dell'Is
​Intanto, nei due Paesi anche oggi continuano i combattimenti contro lo Stato Islamico e i ribelli integralisti. In Iraq, otto soldati sono stati uccisi dall'esplosione di un kamikaze dell'Is in un commissariato di Al Dur, a est di Tikrit, mentre le forze irachene hanno riconquistato un villaggio nel Nord di cui i militanti del califfato avevano preso il controllo qualche ora prima.

In Siria scontri nella Valle di Barada
In Siria gli scontri si concentrano nella Valle di Barada, 15 chilometri a nord-ovest di Damasco, da dove proviene la maggior parte delle risorse idriche per la capitale. Governo e insorti si accusano vicendevolmente per l’interruzione dei rifornimenti di acqua alla città. Lo Stato Islamico e i qaedisti del Fronte Fatah al Sham (ex Fronte al Nusra) sono esclusi dalla tregua entrata in vigore la settimana scorsa in tutta la Siria, in quanto organizzazioni riconosciute come terroriste dall'Onu. Dal canto suo, lo stato maggiore russo ha dato inizio alla riduzione delle sue forze in Siria; il gruppo navale guidato dalla portaerei Kuznetsov sarà il primo a lasciare l'area. (M.G.)








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