2017-01-02 14:30:00

Vescovi Brasile: pace e speranza nel Messaggio per il nuovo anno


“Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me”: si apre con un versetto del Vangelo di Giovanni (16,33) il messaggio che la Conferenza episcopale del Brasile (Cnbb) ha diffuso in occasione del nuovo anno e della 50.ma Giornata mondiale della pace, celebrata il 1.mo gennaio.

Pace è dono di Dio e frutto della giustizia
Si tratta di “un messaggio di pace e di speranza – scrivono i presuli firmatari del documento, ovvero il card. Sergio da Rocha, mons. Murilo Sebastião Ramos Krieger e mons. Leonardo Ulrich Steiner, rispettivamente presidente, vice-presidente e segretario generale della Cnbb. La pace, dono di Dio, è frutto della giustizia, dell’amore e della misericordia”. Ma essa è anche – ribadiscono i presuli – “il fondamento di un ordine sociale duraturo e sicuro”, mentre la speranza, “radicata nella fede”, si esprime “attraverso l'impegno di costruire una nuova vita, un nuovo mondo”, in sostanza, “la pace”.

Il Paese vive profonda crisi etica, no alla corruzione
Richiamando, poi, le virtù principali dei brasiliani, come la laboriosità, l’onestà, la fraternità e la solidarietà, i vescovi si dicono “desiderosi di pace e di speranza”, ed esprimono il loro rammarico per “le ingiustizie e gli scandali che affliggono il Paese”. “Viviamo una profonda crisi etica – notano infatti i presuli – il cui volto più visibile è la corruzione che provoca un danno incalcolabile all’intera nazione ed in particolare ai più poveri”. Di qui, la ferma “condanna di ogni forma di corruzione” ribadita dalla Cnbb ed il richiamo a “continuare a combattere con rigore” questa piaga, “sempre nel rispetto della legge dello Stato di diritto democratico”.

La politica sia al servizio del bene comune
Non solo: la Chiesa brasiliana sottolinea come uno dei frutti della crisi etica sia lo screditamento di quella politica che “favorisce gli interessi personali e di partito a scapito del bene comune, indebolendo lo Stato ed alimentando l’ingiustizia sociale”. Per questo, incalzano i vescovi, “c’è bisogno di un nuovo modo di fare politica”, che sia “a servizio della gente” e guardi all’etica per essere “credibile”. Questo perché “nella costruzione di un Paese giusto e fraterno è sempre necessario far rispettare l’ordine democratico”, tutelando “un rapporto autonomo ed armonico tra le autorità pubbliche”. Nello specifico, i vescovi invitano il governo a garantire “l’indipendenza costituzionale” dei suoi membri.

Risolvere difficoltà economiche e sociali, senza gravare sui poveri
Quanto alle difficoltà economiche e sociali che il Brasile sta vivendo, la Chiesa auspica “l’adozione di misure eque” i cui oneri “non ricadano mai sui più poveri e vulnerabili”, i quali vanno sempre “tutelati e difesi nei loro diritti”. “Il popolo brasiliano – prosegue il messaggio – ha la capacità di superare la crisi economica e politica attuale”, il che implica l’impegno di tutti: “Siamo tutti chiamati – sottolineano infatti i presuli – a collaborare nello sforzo, urgente, di costruire una società giusta e pacifica, di conservare e difendere l’ordine costituzionale e di rifiutare la violenza in ogni sua forma”. Un impegno comune che richiede anche l’uso del “dialogo e della non violenza”.

Collaborare per costruire un Paese migliore
​Dal suo canto, la Cnbb, “libera da legami di parte, motivata dai valori del Vangelo e ispirata dallo spirito democratico della Costituzione”, continuerà nel suo impegno di “collaborare per cercare soluzioni costruttive per il Paese”. Infine, i presuli richiamano un passaggio del Messaggio di Papa Francesco per la 50 ° Giornata Mondiale della Pace ed esortano i fedeli a d essere “artigiani di pace”. (A cura di Isabella Piro)








All the contents on this site are copyrighted ©.