2016-12-26 08:00:00

Natale in Cina. Missionario Pime: tanti vogliono incontrare il Signore


"Una Chiesa che accolga a Natale chi vuole avvicinarsi a Dio". Così padre Sergio Ticozzi missionario del Pime a Hong Kong parla delle festività nel cuore dell'Oriente. Luci e colori, ma anche la minaccia del materialismo.Sentiamo la sua testimonianza al microfono di Gabriella Ceraso:

R. – In Cina, il Natale è sempre festeggiato in un modo molto straordinario: tanta gente va in chiesa, anche se nella maggioranza non sono cattolici e nemmeno cristiani. Vanno, perché sentono il bisogno di qualcosa di diverso dal solito, di spirituale; si accorgono che manca qualcosa … Quindi è una buona occasione per tutte le Chiese in Cina di incontrare queste persone che hanno un certo desiderio di religione, di fede, di rapporto con il Signore.

D. – E’ un Natale che corona un anno che è stato un anno speciale: l’Anno della Misericordia …

R. – E la sottolineatura sulla misericordia ha portato di più alla riconciliazione con il Signore e anche alla riconciliazione con gli altri, nella comunità, nella famiglia.

D. – Che tipo di testimonianza si può dare anche in una festa come quella del Natale, che è una festa della tenerezza e della vicinanza di Dio all’uomo?

R. – Qui ad Hong Kong l’associazione delle parrocchie vanno a visitare gli ospedali, a visitare le case per gli anziani, le case per handicappati, a portare qualche regalino, a fare un po’ di preghiere, un po’ di canti  assieme, e questo per solidarietà e per condividere la gioia che il Natale porta. Quest’anno in modo particolare questa sottolineatura della Misericordia ha portato tutti a dare più importanza a queste azioni di carità verso chi ha bisogno, chi è nella solitudine, chi è nella malattia.

D. – Le difficoltà della Chiesa in Cina ci sono; davanti a Gesù che nasce, quali saranno le vostre preghiere?

R. – E’ solo il Signore che può veramente toccare i cuori. Noi cerchiamo di chiedere questa grazia al Signore, di metterci completamente a disposizione Sua e diventare strumenti duttili nelle mani del Signore.

D. – Essere pronti e fare la volontà di Dio, come Maria, come Giuseppe: che cosa significa, per voi?

R. – Qui significa superare un po’ la tentazione di essere coinvolti troppo nel materialismo, nei valori materiali, aprendoci un po’ ai valori spirituali e dell’armonia con gli altri, di una vita comunitaria, di una vita armonica in famiglia e nella società: è questo il bisogno fondamentale della popolazione di Hong Kong e della Cina.








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