“Fate concessioni per una gestione consensuale della transizione nella Repubblica Democratica del Congo”. Con questo appello mons. Marcel Utembi Tapa, arcivescovo di Kisangani e presidente della Conferenza Episcopale Nazionale Congolese (Cenco), cerca di rilanciare i negoziati tra maggioranza presidenziale ed opposizione per evitare che la crisi politica nella Rdc travolga il Paese.
I vescovi non sono disposti a prolungare in modo improduttivo i colloqui
Mons. Utembi ha lanciato il suo appello ieri, alla ripresa dei lavori del dialogo
inclusivo mediato dalla Cenco, per trovare un accordo per la gestione del periodo
di transizione tra la fine del mandato del Presidente Joseph Kabila (scaduto il 19
dicembre) e l’elezione di un nuovo Presidente. La data delle elezioni presidenziali
non è stata ancora fissata ed è uno dei punti in discussione. Mons. Utembi ha però
avvertito che la “Cenco non è disposta a prolungare indefinitamente e in modo improduttivo
i colloqui”.
Vittime in varie parti del Paese a causa delle manifestazioni anti-Kabila
Nel frattempo rimane viva la tensione nel Paese a causa delle dimostrazioni che chiedono
l’abbandono del potere da parte di Kabila. Secondo Human Rights Watch 34 persone sono
state uccise dalle forze di sicurezza nel corso di manifestazioni a Kinshasa, Lubumbashi,
Matadi e Boma. Il governo di Kinshasa afferma invece che le vittime sono 22. Altre
vittime a Lisala, nel nord-ovest, dove in scontri tra forze dell’ordine e miliziani
di una setta millenarista sono morti 14 appartenenti alla sette e 3 poliziotti. Tra
i morti il capo della setta Wami-Nene, che vedeva nella fine del mandato di Kabila
l’inizio della fine dei tempi. (L.M.)
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