Il presidente della Conferenza episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha espresso indignazione e sgomento per gli attentati in Germania e in Turchia. Il porporato lo ha detto durante la Messa ai parlamentari italiani in occasione del Natale, celebrata ieri sera a Roma. Attenzione anche per la questione lavoro. Il servizio di Alessandro Guarasci:
La crisi morde ancora, e questo la Chiesa lo vede nelle parrocchie, nelle mense, nei dormitori. Dunque per il cardinale Angelo Bagnasco è necessario agire con decisione da parte del nuovo governo.
“Vediamo, nelle nostre parrocchie, i nostri sacerdoti, io in primo luogo, che il problema più urgente, che la gente sente nella carne, è il lavoro. E la disoccupazione è molto alta, specialmente quella dei giovani, disoccupazione o inoccupazione. E questo diventa, si impone come esigenza primaria, perché senza un lavoro, come dice il Papa, non c’è dignità e non c’è progetto di vita”.
Per il presidente dei vescovi italiani, “non si può vivere alla giornata appiattiti sul presente, circoscritti a obiettivi a volte mediocri perché legati a piccoli interessi individuali”. E allora, “pensare che un cristiano debba mettere tra parentesi la sua fede per aver accesso al pubblico agone, è chiedere di vivere schizofrenici. La Chiesa non ha mai preteso di appellarsi all'autorità di Dio nel dialogo e nella cultura con il mondo ma sempre ha usato la Ragione per offrire ragioni ai principi e alle norme consapevole – ha aggiunto – che ciò che fa parte della Rivelazione è detto anche nel libro della Natura di cui l'uomo è culmine e splendore”.
Ma a preoccupare è anche il piano internazionale. Gli attentati in Germania e Turchia fanno nascere indignazione e sgomento, dice il cardinale.
"E non vogliamo dimenticare tutti i popoli che ancora sono ogni giorno martoriati da ogni forma di violenza e soffrono per l'insicurezza, l'oscurità del loro futuro, e per la tragedia del loro presente".
Per tutti i popoli del mondo, quindi, serve giustizia e riconciliazione.
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